Politica scolastica

Renzi: il 97% dei docenti ce l’ha col Pd, se torno al Governo basta classi pollaio e più concreti

Il cruccio di Matteo Renzi è la scuola: è un concetto che ripete da almeno un anno e e mezzo. Il 13 febbraio è tornato dire che il suo Governo ha investito tanto nel settore, ha approvato una riforma importante, la Legge 107/15, ma ha raccolto pochissimo. Soprattutto in fatto di consensi. Perchè, ha detto, il 97% dei docenti ce l’ha con loro. Il segretario del Pd, però, vuole fare tesoro degli errori. Promettendo agli elettori che non li ripeterà e che i fondi investiti per la Conoscenza, se tornerà a governare l’Italia, non potranno che aumentare. In particolare per dire basta alle classi pollaio e diventare più concreti

“Con più investimenti – ha detto il 13 febbraio a Rtl il candidato premier Pd – possiamo evitare le classi pollaio. Se si fa l’alternanza scuola lavoro per bene, evitando gli errori di questi anni, la percentuale di disoccupazione giovanile, che abbiamo migliorato di 12 punti, potrà scendere ancora. Bisogna essere più concreti, questo è l’errore che ho fatto, non essere concreto nel comunicare quello che ho fatto”.

Il consiglio della moglie Agnese su whatsapp

Renzi, durante la trasmissione, ha letto un messaggio inviatogli dalla moglie Agnese su whatsapp: anche lei gli ha suggerito di essere più concreto, soprattutto quando deve spiegare cosa succede nelle scuole e si investono soldi pubblici.

“Dopo anni in cui tutti tagliavano – ha ancora detto il leader dei democratici – abbiamo messo un sacco di soldi sulla scuola ma non c’è dubbio che qualcosa non ha funzionato. Noi abbiamo messo soldi per l’edilizia, per il piano digitale, per il contratto ma abbiamo fatto arrabbiare il 97% degli insegnanti”.

È a loro, ai docenti infuriati col Pd, che Renzi sembra rivolgersi, anche in vista delle politiche del 4 marzo: “Va continuata la strada degli investimenti nella scuola, che è il nostro futuro. Io continuo a pensare che occorra investire anche nelle materie più classiche non solo in quelle scientifiche”, ha concluso il democratico.

Genitori violenti coi docenti? Mio padre dava ragione ai prof

Poi, nel pomeriggio, incontrando i militanti del Pd a Latina, Renzi è tornato a parlare di istruzione, commentando l’aggressione compiuta dal padre di un alunno di Foggia (poi pentito) che sabato scorso ha aggredito e picchiato il vice-preside dell’istituto “Murialdo”, procurandogli lesioni giudicate guaribili in 30 giorni: “Mio padre, quando io andavo a scuola, dava ragione ai professori e non a me”, ha detto Renzi.

“Dobbiamo riuscire a mettere i professori nelle condizioni di lavorare serenamente in favore dei ragazzi”, ha concluso l’ex premier.

Alessandro Giuliani

Articoli recenti

I Simpson, nel loro mondo c’è davvero di tutto, inclusa tanta scienza

Ascolta subito la nuova puntata della rubrica “La meraviglia delle scoperte” tenuta da Dario De Santis dal titolo: “I Simpson, nel…

23/12/2024

Il 2025 sarà l’anno record di spese militari, mentre caleranno per Scuola, Ricerca e Sanità: petizione Avs per fermare nuovi carri armati e missili

"Servirebbero più risorse per la scuola pubblica e per l'istruzione per garantire il diritto al…

23/12/2024

Compiti casa, sì, no, dipende

I compiti a casa sono il momento del consolidamento e della rielaborazione delle conoscenze, e dell'esercitazione…

22/12/2024

Il Sicilia Express funziona. A casa tanti prof e studenti dalle brume del nord in treno

È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…

22/12/2024

Concorso ordinario Pnrr 2024, non vengono valutati i titoli informatici e le certificazioni linguistiche inferiori quelle di livello C1

Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…

22/12/2024

Concorso docenti 2024, costituzione delle commissioni giudicatrici, presentazione della domanda

Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…

22/12/2024