Il premier Matteo Renzi, in un’intervista a Millenium, ci tiene a ribadire che non ci sarà alcuna manovra aggiuntiva. “Lo rismentisco, noi l’abbiamo già fatta la manovra e abbiamo abbassato le tasse”.
Il presidente del Consiglio parla però di come sarà la manovra del prossimo anno.
“Il prossimo anno dobbiamo prendere 16 miliardi di riduzione della spesa per stare dentro il 3 per cento” di rapporto tra deficit e Pil “che noi vogliamo rispettare. Per arrivare a questa cifra di solito lo Stato alza le tasse. Ma questo meccanismo non si può continuare”
“Questo Paese – aggiunge – più o meno ha 800 miliardi di spesa pubblica. Sedici miliardi sono il 2 per cento. Cioè come venti euro per una famiglia che guadagna mille euro. Il due per cento si trova agevolmente. Ma il punto è capire dove mettiamo i soldi perché’ su alcune voci come la scuola e gli insegnanti bisogna mettere più soldi. Bisogna scommettere. E su questo ci sarà una sorpresa a settembre”.
E siccome le sorprese possono essere ambivalenti, nel senso anche del togliere e levare, come del resto la scuola ormai è abituata a sopportare, speriamo solo che questa volta sia ad aggiungere e sommare. Sicuramente settembre è anche il mese della transumanza, come D’Annunzio cantava, per cui dovrebbe Renzi ridiscendere in maremma per traviare pascoli più abbondanti. Lo seguiremo col campanaccio.
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