Il governo fa marcia indietro sull’assunzione dei precari. Infatti Matteo Renzi, ospite a Porta a Porta, dichiara che, a causa “delle scelte che ha fatto l’opposizione di bloccare la discussione, fisiologicamente le assunzioni non si possano fare per settembre. Quest’anno con tremila emendamenti mi pare difficile che si assumano… Si andrà al prossimo anno”
Renzi respinge la possibilità di stralciare il tema delle assunzioni per approvarlo prima della riforma della scuola: “Non è che li assumo e non faccio la riforma, perchè la scuola non è un assumificio. Inoltre il premier ha annunciato che “sulla scuola si terrà una conferenza nazionale ai primi di luglio “con sindacati, studenti, famiglie, quelli che vogliono essere assunti. Presentiamo la nostra proposta, e poi però si chiude”.
La #buonascuola prevede centomila prof in più, organico funzionale e più soldi per scuola. Noi ci siamo. Spero anche gli altri #portaaporta
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 16 Giugno 2015
Su Twitter, l’ex capogruppo Pd alla Camera, Roberto Speranza, plaude all’apertura del premier: “Renzi accetta l’idea di riaprire confronto con il mondo della scuola. E’ una scelta giusta. La riforma va fatta con insegnanti e studenti”.
Poco dopo arriva il commento della senatrice Francesca Puglisi: “La scelta di promuovere una grande conferenza nazionale aperta a tutto il mondo della scuola credo sia la soluzione giusta per trovare definitivamente l’equilibrio necessario a questo provvedimento tanto discusso quanto atteso per la portata dell’investimento messo in campo dal governo. 5000 emendamenti alla Camera e 3000 al Senato – prosegue Puglisi – ci hanno fatto andare oltre il tempo massimo per le assunzioni. Non abbiamo mai smesso di dialogare, questa non è una retromarcia ma un passo avanti nella giusta direzione”.
Il parlamentare del Pd, Stefano Fassina, invece respinge le accuse del premier: “Sulla scuola, è irricevibile il tentativo del presidente del Consiglio di scaricarsi delle responsabilita’ politiche delle mancate assunzioni per il prossimo settembre. La responsabilita’ del ritardo è interamente e esclusivamente del governo che ha respinto la proposta fatta mesi fa di attuare le norme relative alle assunzioni per decreto e aprire un confronto vero con il mondo della scuola per arrivare all’approvazione entro l’estate di un testo condiviso. il governo – ha aggiunto il parlamentare dissidente del Pd- ha fatto decine e decine di decreti su tutto, anche quando i requisiti di necessita’ e urgenza erano dubbi. Invece, sulla scuola ha sin dall’inizio usato l’intervento e le connesse assunzioni degli insegnanti per limitare l’autonomia del parlamento e per colpire posizioni critiche. E’ ora che il governo smetta di fare giochi politici sulla pelle di studenti, docenti e famiglie. Il governo faccia domani stesso un decreto per le assunzioni degli insegnanti oppure dia ok in commissione Cultura per lo stralcio delle norme relative alle assunzioni”.