Ormai la prassi è quella: le decisioni politiche vengono annunciate con un sintetico cinguettio o con un “hastag” creato ad hoc.
L’ultima novità sulla #scuola arriva dal presidente del Consiglio Matteo Renzi che tramite Twitter dichiara: “Settimana chiave per #scuola. Abbiamo sbloccato il patto di stabilità, come promesso. Venerdì risposte sindaci, poi cantieri #italiariparte”
Per dirla in modo più completo e meno cinguettato si tratta di questo: entro venerdì 23 maggio gli oltre 4mila Comuni italiani che hanno chiesto soldi per avviare lavori di edilizia scolastica dovranno completare la documentazione necessaria.
Successivamente potranno far partire i cantieri.
In una lettera indirizzata qualche giorno fa ai sindaci interessati, Renzi aveva anche scritto: “A tutti voi presenteremo una proposta di soluzione personalizzata, predisposta sulla base del bilancio del Comune, per realizzare al più presto l’intervento che avete ipotizzato. Abbiamo liberato risorse e spazio di patto di stabilità. Dunque, possiamo partire”.
Ma, a proposito di patto di stabilità, non è del tutto chiaro a cosa si riferisca Renzi perché in realtà nel cosiddetto “decreto Irpef” (il n. 66 del 24 aprile scorso, attualmente all’esame del Senato) si parla di uno sblocco molto modesto (120milioni per il 2014 e altrettanti per il 2015) che certamente non consentirà ai Comuni di spendere le risorse ferme da tempo nelle proprie casse.
Senza considerare il fatto che i tempi tecnici per affidare i lavori alle imprese non sono quasi mai rapidi. E’ difficile quindi che i cantieri possano davvero essere aperti prima dell’estate. Se tutto va bene se ne parlerà a settembre.
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