I consensi per Matteo Renzi sarebbero in caduta libera: oltre il 50% degli italiani non sembra più credergli, a causa di iniziative alla lunga rivelatesi impopolari.
Come l’aumento di 80 euro, riservato ad una parte dei lavoratori, e soprattutto la contestata riforma della scuola: a sostenerlo, è un sondaggio, non meglio precisato, reso pubblico da Antonio Milo, senatore dei Conservatori e Riformisti Italiani.
“Secondo un sondaggio – afferma Milo -, più della metà degli Italiani non crede alle promesse di Matteo Renzi. In crisi di popolarità, con un indice di fiducia in calo e un partito dilaniato, Renzi ha provato con un roboante annuncio a riprendersi gli occhi degli Italiani. Ma il colpo non gli riesce più. Abbiamo vissuto ormai due anni del suo governo, abbiamo sperimentato che delle sue parole non ci si deve fidare, perché i fatti testimoniano una realtà diversa da quella che il premier racconta a reti unificate”.
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Per il senatore, “così è stato per gli 80 euro, una mancetta che ha coperto inasprimenti fiscali disseminati in mille rivoli. O per la riforma della scuola, da Renzi intitolata ‘buona scuola’ ma alla cui scrittura non ha chiamato le parti interessare”.
Insomma, la scuola, che doveva essere la punta di diamante del Governo Renzi, sembrerebbe proprio destinata a diventare il vero tallone d’Achille dell’attuale legislatura. A meno che, col nuovo anno scolastico si mettano alle spalle tutte le perplessità attuali e si verifichi la fattibilità del nuovo progetto educativo approvato in Parlamento in via definitiva due settimane fa: ma, francamente, al momento si tratta di un’ipotesi davvero remota.
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