Categorie: Politica scolastica

Renzi e il rimpianto per la scuola: abbiamo speso tre miliardi ma sono tutti arrabbiati

Il Governo Renzi ha compiuto mille giorni. Però i più importanti potrebbero essere i prossimi 15: quelli che porteranno al referendum costituzionale.

Il vero bilancio si farà a seconda dell’esito dell’urna del 4 dicembre. Se uscirà il ‘sì’, infatti, Renzi avrà compiuto il suo capolavoro. Perché avrà portato a termine quella che da tempo definisce la “madre di tutte le riforme”. In caso contrario, se prevarrà il ‘no’, il futuro dell’esecutivo tenderebbe al cupo

“Ma quel voto, non toglie niente a quanto fatto in questi mille giorni”, ha tenuto a dire il premier in conferenza stampa, tenuta a Palazzo Chigi. Renzi può mostrare con i numeri i suoi risultati: da quando Letta gli passò il testimone, nel febbraio del 2014, il Pil è salito dell’1,6%. Inoltre, “il Paese si è rimesso in moto”, dice: “è oggettivo”. “Non siamo ancora soddisfatti e qualcosa non ha funzionato”, come sulla scuola.

La scuola, appunto. Il cruccio di Renzi. Ecco ancora che dice: “ci sono tantissime cose che ho da rimproverarmi ma finalmente c’è un Paese che le cose le fa. Poi mi domando sempre come abbiamo fatto mettendo tre miliardi nella scuola a fare arrabbiare tutti. Evidentemente qualcosa non ha funzionato“.

Ora “nessuno mette in dubbio il fatto che oggettivamente l’Italia si è rimessa in moto”, ha aggiunto il capo del governo.

Qualche ora prima, il premier aveva parlato di scuola durante un seminario di Ap in Senato: “il lavoro che stiamo facendo è quello di attaccare i diplomifici. E chi come voi è da sempre favorevole alla scuola paritaria deve essere il più cattivo nell’attaccare i diplomifici, quelle scuole che hanno il titolo di scuola paritaria ma non lo meritano”, ha sottolineato Renzi.

Per poi aggiungere: “la settimana scorsa per la prima volta siamo andati a mettere in chiaro i numeri veri delle istituzioni scolastiche e al 9% di queste è stata revocata la titolarità di scuola paritaria. Naturalmente vincere il pregiudizio sul servizio pubblico che fanno ad esempio le scuole materne ed elementari è difficile: per lo Stato ove queste scuole smettessero di funzionare sarebbe un problema gigantesco”, conclude.

“Il mio impegno” per le scuole paritarie “è lo stesso di quando abbiamo presentato la legge di Bilancio”, ha assicurato Renzi.

{loadposition eb-valutare}

 

 

{loadposition facebook}

Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Utilizzazione e assegnazione provvisoria a.s. 2024/2025. Personale docente domanda dall’11 al 24 luglio

A seguito dell’accordo del 27 giugno 2024 tra l’amministrazione e le OO.SS. volta a prorogare…

04/07/2024

Utilizzazioni e assegnazioni provvisorie, domande del personale ATA dall’8 al 19 luglio 2024 [NOTA]

Si entra finalmente nel vivo della mobilità annuale. Dopo la sottoscrizione dell'ipotesi di intesa, avvenuta…

04/07/2024

Tecnica della Scuola Podcast, su Spotify i nostri approfondimenti

Disponibili per tutti i podcast della Tecnica della Scuola! Tecnica della Scuola Podcast è un servizio innovativo…

04/07/2024

Il Decreto Legislativo 62/2024 e le nuove disposizioni sulla disabilità

Il 30 giugno 2024, con l'entrata in vigore del Decreto Legislativo n. 62, la legge…

04/07/2024

Maturità 2024: studentesse fanno scena muta all’esame. C’è chi parla di ricorso al TAR, ma…

Il caso delle studentesse di Venezia che fanno scena muta all’orale dell’esame di Stato ma…

04/07/2024

Assegnazione provvisoria e utilizzazione 2024/2025: presentazione domanda dall’11 al 24 luglio – TESTO PDF

Con la nota ministeriale del 4 luglio 2024 il Ministro dell’Istruzione e del Merito ha…

04/07/2024