Categorie: Politica scolastica

Renzi e le pagliacciate

Davanti le telecamere di  Repubblica TV il Presidente del Consiglio afferma:  “chi viene qui  per fare le pagliacciate per lo scopo di avere uno spazio in televisione  glielo diamo tranquillamente, ma quello che noi stiamo facendo è un’altra cosa”. Renzi si stava riferendo alle migliaia di docenti che in una forma di mobilitazione perpetua, stanno contestando la riforma della scuola, sostenendo che si tratta di una riforma che passa sopra la testa degli insegnanti e contro il loro volere. 

Renzi in questo video di Repubblica TV, posizionato davanti alla responsabile scuola del PD, Francesca Puglisi, sempre pronta ad annuire a favore di qualsiasi pensiero espresso dal Presidente del Consiglio, si contraddice in modo evidente. Prima sostiene che la riforma della scuola non è passata sopra le teste degli insegnanti, che, secondo Renzi, sono stati ascoltati in migliaia di circostanze. Poi contraddittoriamente, ma con l’accondiscendenza di Puglisi, sostiene  che in  migliaia di assemblee, iniziative, attraverso migliaia e migliaia di email, che sono servite ad ascoltare le idee del mondo della scuola , il governo molto spesso, asserisce ancora il Presidente Renzi, si è preso  giustamente aspre critiche e insulti. Questo ragionamento pare per lo meno un pochino contraddittorio, Delle due l’una, o la riforma è stata concertata prendendo in esame le idee ricevute dal mondo della scuola, e quindi non si comprenderebbero le contestazioni di massa, oppure il governo non ha ascoltato le migliaia di istanze degli insegnanti, degli studenti e dei genitori, ed allora si potrebbe capire, senza comunque giustificare in alcun modo, tutti gli insulti che Renzi, Giannini, Faraone e Puglisi, hanno ricevuto e forse ancora dovranno ricevere.

 Se per Renzi i contestatori della riforma improvvisano le pagliacciate per avere uno spazio in televisione, bisognerebbe anche dire che esistono dei politici incompetenti, che in televisione ci vanno tutti i giorni, per rilasciare dichiarazioni insensate, prive di ogni senso logico e offensive per l’intelligenza dei telespettatori. Se i contestatori della riforma della scuola sono dei pagliacci, come potremmo definire tali politici?

Lucio Ficara

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