Il premier Renzi ha già ricevuto una sintesi sui provvedimenti che il Miur vorrebbe attuare, in accordo con il Governo, per migliorare il funzionamento delle nostre scuole. A rivelarlo, il 16 luglio, rispondendo alla Camera ad una interrogazione parlamentare dell’on. Elena Centemero, responsabile scuola di FI, è stato il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini.
Il responsabile del Miur ha ribadito, prendendo ancora una volta le distanze dal sottosegretario all’Istruzione Roberto Reggi, che nell’agenda del Governo non vi è al momento alcuna proposta da discutere a proposito dell’aumento delle ore di servizio dei docenti (Reggi aveva parlato di impegno settimanale esteso fino a 36 ore).
In attesa di un testo più approfondito, che scaturirá però non prima di un consulto massiccio con chi opera nella scuola che durerà non pochi mesi e vedrà come primi interlocutori proprio i docenti, Giannini ha detto (ai parlamentari presenti e in diretta Rai tv) che l’impegno delle istituzioni che governano la Scuola è ora concentrato su organico funzionale (ma non si specifica come verrà finanziato, forse eliminando le supplenze brevi?). Oltre che sulla formazione in servizio degli insegnanti finalizzata alla carriera. Una novità, quest’ultima, che potrebbe essere il punto d’incontro con chi sosteneva che il merito non passa solo per le ore passate a scuola.