L’integrazione non si favorisce con le provocazioni, l’Italia non rinuncerà mai al Natale. Lo ha affermato il premier Matteo Renzi sul “Corriere della Sera” commentando le decisioni di alcune scuole, quella di Rozzano in provincia di Milano in particolare, di cancellare presepi e canti natalizi in segno di rispetto verso altre religioni. “Confronto e dialogo non vuol dire affogare le identità in un politicamente corretto indistinto e scipito. L’Italia intera, laici e cristiani – ha assicurato Renzi – non rinuncerà mai al Natale. Con buona pace del preside di Rozzano». “Il Natale – ha aggiunto – è molto più importante di un preside in cerca di provocazioni. Se pensava di favorire integrazione e convivenza in questo modo, mi pare abbia sbagliato di grosso».
Ma la Flc-Cgil difende il preside. E lui: «Non ho vietato la festa»
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«Mentre sui media si discute di Adeste Fideles e Tu scendi dalle stelle , la scuola cade a pezzi. Il tetto è crollato e i bagni sono inagibili. Non abbiamo bisogno di canti religiosi ma di risorse economiche». Uno dei tanti genitori che hanno manifestato per solidarizzare con il preside Marco Parma davanti all’Istituto Garofani nel quartiere popolare Aler di Rozzano, periferia sud di Milano – sintetizza così il pensiero di molti genitori sul caso della festa di Natale cancellata e trasformata in «festa dell’Inverno» in nome della laicità.
Sempre il Corriere riporta la notizia, aggiungendo che al presidio hanno partecipato una cinquantina di persone, comprese alcune insegnanti che hanno sfilato reggendo uno striscione con la scritta «Io sto con Parma».
Intanto la segretaria generale della Flc Cgil di Milano, si è schierata contro una «strumentalizzazione che punta a scambiare l’attenzione per le sensibilità e le culture in ostilità per le feste, il lavoro quotidiano per costruire un comune sentimento di appartenenza in pregiudizio e intolleranza».
«Non ho rimandato né cancellato nessun concerto natalizio né altre iniziative programmate dal collegio docenti e dal Consiglio d’istituto; mi sono adoperato per sostenerle» scrive per suo conto il preside Parma.
La storia tuttavia con tuti i suoi sviluppi è raccontata dal Corriere.
Il punto di rottura arriva a metà novembre, quando due mamme si sono proposte per insegnare i canti religiosi natalizi ai bambini durante la mensa. Il secco «no» del dirigente ha scatenato le reazioni dei genitori che già negli anni precedenti si erano lamentati per l’assenza del repertorio sacro nei concerti scolastici. Lo conferma lo stesso Parma: «È l’unico diniego che ho opposto. E continuo a considerare la cosa inopportuna».
Per lui, una festa con canti religiosi avrebbe potuto costituire una «provocazione pericolosa» dopo gli attentati terroristici di Parigi e urtare la sensibilità delle famiglie che professano altre fedi.
Dichiarazioni che hanno scatenato una bufera mediatica e politica. Dal premier Renzi, appunto, a Stefano Buffagni del M5S Lombardia che ha preso le distanze dall’ex collega, a Matteo Salvini che oggi arriverà a Rozzano per donare un presepe ai bambini del Garofani con la coordinatrice lombarda di Forza Italia, Mariastella Gelmini, e altri esponenti di FI e di Fratelli d’Italia.
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