“L’Italia che verrà conoscerà finalmente un situazione di crescita se faremo passi avanti sulla cultura, l’educazione, la scuola” che sono “fattori di crescita” tanto quanto le misure economiche. Lo ha detto alla vigilia di Ferragosto il premier Matteo Renzi, in occasione della sua visita a Napoli, durante la quale ha anche spiegato che è giunta l’ora di superare la “separazione” tra le misure per l’economia e le altre riforme.
La linea del premier era stata anticipata con una lettera inviata al quotidiano ‘Il Mattino’, nella quale Renzi ha tenuto a dire che è finito il tempo delle “belle parole e note a piè di lista. O si riparte dalla realtà come progetto, dal lavoro comune come orizzonte o la sfida del Sud rischiamo ancora una volta di eluderla. E noi non abbiamo nessuna intenzione di farlo, non abbiamo intenzione di farci scappare questa grande opportunità di sviluppo e di futuro per l’Europa”.
Il presidente del Consiglio ha spiegato che ci sono le condizioni “per un check periodico sul tema dei fondi europei”. “A fronte di una richiesta di impegni”, rimarca il premier, “il Governo risponde non con generici annunci, ma con una assunzione di responsabilità diretta”, per mettere “il Sud in condizione di recuperare il gap che sconta ogni giorno. Di fiducia, di futuro, di opportunità”.
“Le città – spiega – devono essere l’hub di questo cambiamento, dalle infrastrutture materiali che saranno la spina dorsale dello Sblocca Italia a fine agosto a quelle digitali come la banda larga”. “Il Mediterraneo, come ci sforziamo di ripetere in ogni occasione, deve essere il cuore e non la frontiera dell’Europa”, aggiunge. Infine, bisogna individuare “tre, quattro, dieci priorità che siano il simbolo vivo e non le cattedrali nel deserto di questa rinascita”. Le “precondizioni di una rivoluzione che deve essere quotidiana”, sono “legalità” e “lotta alla burocrazia asfissiante”.
Così il Sud sarà, è l’auspicio di Renzi, “magnete per gli investimenti, pubblici e privati”, “polo di attrazione culturale” e “luogo di innovazione e formazione, sia dal punto di vista tecnologico, sia da quello della rinascita della scuola”.
Poche ore prima, il premier aveva incontrato il Capo della Stato nella tenuta di Castelporziano. “L’incontro con Napolitano è stato un incontro sui temi a 360 gradi e si è discusso di tutte le questioni da affrontare alla ripresa. Si è discusso della situazione dello scacchiere internazionale – ha aggiunto – delle nomine della Commissione Ue per poi affrontare i temi della situazione economica europea. Abbiamo poi parlato della riforma della giustizia, scuola, e sblocca Italia. Ho trovato il Presidente in grande forma”
Il tempo, comunque, sta passando. E, come detto in altri articoli, uno sul mancato avvio dei cantieri edilizi, un altro sulle difficoltà pratiche nell’utilizzare i fondi europei inutilizzati dalle regioni, anche il Governo Renzi si è finora limitato alla solita politica degli annunci. Speriamo di essere smentiti già nelle prossime settimane, subito dopo il rientro della pausa estiva.
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