L’ex premier Matteo Renzi torna a mostrare il suo rammarico per il ritardo della riapertura delle scuole: “Posso dire oggi che a distanza di un mese se pensiamo alla scuola come la prima a chiudere e l’ultima a aprire diamo un messaggio sbagliato alle nuove generazioni: dirlo è fare politica”, ha detto il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, parlando al Senato.
In pratica, il politico fiorentino ha confermato di essere preoccupato, come detto quarantott’ore fa, per la “scarsa centralità che è stata data alla scuola da parte del dibattito pubblico in tutto il Paese, non solo tra i politici”.
La didattica a distanza non basta
Un paio di giorni fa, nella sua newsletter, sempre Renzi ha guardato ai possibili danni dovuti allo stop alle lezioni, sottolineando che l’insegnamento per via telematica non può essere sufficiente: bisognava quindi fare del tutto per tornare prima in classe.
“Ragazzi – aveva scritto il leader di Italia Viva –, se non si riparte dalla scuola la società di domani non ha futuro io ho provato a dirlo in tutte le lingue, ma praticamente da solo, la didattica a distanza non basta”.