Cuperlo, dimettendosi da presidente del Pd, si è detto “allarmato dalla concezione di partito di Renzi e per il confronto al suo interno che non può piegare verso l’omologazione, di linguaggio e pensiero”.
Immediata la replica del segretario Pd che, dopo avere ribadito “una netta ostilità di Forza Italia” su possibili aggiustamenti alla legge elettorale, ha scritto: “Adesso che la strada per le riforme è decisamente in discesa, adesso che abbiamo dimostrato che la politica quando vuole decide, è il momento di concentrarsi su tre cose.
1) L’elenco di provvedimenti di “Impegno 2014” da approvare rapidamente.
2) Il piano per il lavoro.
3) La grande campagna sulla scuola e per la scuola”.
E alla fine ha chiosato: “Adesso possiamo dire che questa legislatura e questo governo non hanno più alibi, è il momento di correre. Basta chiacchiere, bisogna fare”.
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