Senza il Governo Renzi 180mila precari solo nella scuola non avrebbero oggi la possibilità di avere un contratto a tempo indeterminato.
E nemmeno quella di accendere un mutuo per comprarsi una casa. Così la responsabile scuola, università e ricerca del Pd Francesca Puglisi, si esprime il giorno dopo il referendum costituzionale e le immediate dimissioni del premier Renzi da capo del governo, facendo riferimento alle tre tornate di immissioni in ruolo avute durante l’ultima legislatura (circa la metà dei quali con la Legge 107/2015).
“Voglio ringraziare Matteo Renzi, perché senza la sua forza e il suo coraggio, capace di sfidare tutto e tutti, oggi non avremmo una legge sulle unioni civili, sul dopo di noi, una riforma del terzo settore, sui reati ambientali”, ha detto Puglisi.
“Domani – continua la parlamentare riferendosi a martedì 6 dicembre – abbiamo una direzione delicata e importante, in cui chiederemo con forza al nostro segretario Matteo Renzi di continuare a guidare il Pd. Chi pensa che tutto torni come prima si sbaglia di grosso. Abbiamo una responsabilità enorme sulle nostre spalle. Quella di fermare la destra di Salvini e di Grillo, quella di non vedere alzare muri rinunciando al sogno di un’Europa solidale e di pace. A testa alta affronteremo il congresso e le elezioni politiche. Non ci fermeremo. Lo dobbiamo ai nostri figli e a questa meravigliosa Italia“.
A proposito della caduta del Governo, per via del referendum sulla riforma della Costituzione, che ha visto il ‘no’ prevalere in modo schiacciante, Puglisi sostiene che “Un Paese che partecipa e si appassiona alla politica è un Paese sano. Abbiamo combattuto a testa alta per mantenere fede ad una promessa di cambiamento. Per far diventare il sistema istituzionale italiano più semplice, per dare le risposte che servono ai bisogni di cittadini. Non ce l’abbiamo fatta”, ha concluso Puglisi.
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