Uscito di scena come premier, in attesa di conoscere il suo ruolo in seno al Pd seguito del prossimo congresso, Matteo Renzi guarda con attenzione alla formazione del nuovo governo. Commentando il sempre più probabile accordo tra M5S e Lega Nord, esprime su Facebook tutte le sue perplessità sull’effettiva realizzazione delle tante promesse fatte in campagna elettorale.
“Salvini e Di Maio – scrive Renzi – hanno la maggioranza in Parlamento, con buona pace di chi diceva che il Movimento Cinque Stelle è un partito di sinistra. Devono rispettare le promesse folli e irrealizzabili che hanno lanciato e rilanciato sui social e nelle piazze: riusciranno a fare una sola aliquota al 15% (flat tax) e dare 1.680 euro netti al mese alle famiglie senza lavoro con due figli? Cosa racconteranno a chi farà la fila per il reddito di cittadinanza? Proveranno davvero a rimpatriare 600.000 persone e chiudere Ilva, bloccare Tav e Tap, fermare le grandi Opere?”.
L’ex presidente del Consiglio, quindi, punta l’indice sulle riforme approvate durante il suo governo: questi partiti, si chiede, “avranno la forza di cancellare Jobs Act, Buona Scuola, le nostre leggi sui diritti civili e sociali?”.
Renzi sa bene che la Scuola, come la riforma del Lavoro, sono nel mirino del M5S e della Lega. Ora, quindi, se andranno davvero a comporre il prossimo esecutivo, avranno la possibilità di cancellare i vari bonus, la chiamata diretta, i super-dirigenti e l’alternanza scuola lavoro portata all’eccesso.
Il democratico ricorda che M5S e Lega “hanno promesso tante cose. E su quelle promesse hanno vinto: chiederemo conto delle loro bugie elettorali, ogni giorno. Perché la democrazia non è uno scherzo e dopo questa esperienza di governo giallo-verde sarà chiara a tutti la differenza tra l’estremismo delle promesse a vuoto e il buon senso delle riforme”.
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