Per avere approvato nel 2015 la riforma della scuola, il Governo Renzi è stato pesantemente criticato, alla lunga però i fatti gli hanno dato ragione perché oggi tutti difendono Carta del docente e formazione dai tagli dell’attuale esecutivo: il concetto è stato espresso lunedì 6 giugno dal leader di Itali Viva, Matteo Renzi, nella sua eNews.
Renzi sostiene che alla lunga sulla card del docente da 500 euro – già difesa nei giorni scorsi – e sulla formazione del personale scolastico, introdotte con la Legge 107 del 2015, il suo Governo, in stragrande maggioranza Pd, aveva ragione: ha imposto la sua riforma con arroganza? Sì, ma almeno, dice il politico fiorentino, ha prodotto dei risultati positivi. Mentre oggi si dà spazio ad arroganti pure incapaci, sottolinea l’ex presidente del Consiglio.
Il numero uno di Italia Viva ha voluto fare un commento sugli “insegnanti che scioperano per la Carta del Docente e per il potenziamento di due misure introdotte dalla Buona Scuola e violentemente contestate allora da larga parte del sindacato”.
Rimane però un dato di fatto che a minacciare di decurtare la Carta del docente introdotta con la Buona Scuola, attraverso l’approvazione del decreto legge 36 in discussione al Senato, è il Governo Draghi di cui Italia Viva fa parte e di cui Matteo Renzi è leader indiscusso.
Ancora Renzi dice: “io lo capisco perché non vogliono parlarci del passato: perché noi avevamo ragione e loro avevano torto. Suona arrogante, lo so. Ma quando pensate che noi siamo arroganti, riguardate in loop il video della Lezzi, che dice che non servono gli impianti per il gas, in Europa ce ne sono già troppi. E chiedetevi se preferite gli arroganti capaci o gli arroganti incapaci“.
Poi Renzi bacchetta chi non vuole parlare del passato: dice che i suoi avversari “si vergognano del loro passato e, dunque, vogliono impedire a me di parlarne. Guardate questo video dei Cinque Stelle contro Teresa Bellanova sul Tap: guardatelo. Oppure leggete questo articolo che dimostra come, in nome della revoca, abbiano regalato soldi ai Benetton, altro che giustizia!”.
“E, ancora, pensate a come possa la Cgil dire ‘Alziamo i salari contro le rendite’, senza riconoscere che l’unico governo che ha fatto questa manovra è stato il mio governo nel 2014 (80euro, decontribuzione, rendite al 26%), pur essendo il Governo più contestato dalla Cgil”, conclude Renzi.
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