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Renzi su Azzolina: non va crocifissa, fa un lavoro difficile, io ne so qualcosa. Poi la bacchetta: troppo lenta, sì al test seriologico

“A me la Azzolina non convince ma capisco che quello è un ministero difficile. Io ho avuto tutti contro sulla scuola: quel lavoro è difficile”. A dirlo, presentando La mossa del Cavallo a Marina di Grosseto, è stato l’ex premier Matteo Renzi.

Azzolina non deve seguire i sondaggi

L’attuale leader di Italia Viva – che soprattutto per il malcontento nella scuola ha lasciato anticipatamente la sua esperienza governativa – ha voluto inviare dei consigli alla ministra dell’Istruzione, alle prese con la spinosa questione del ritorno in classe settembre, contrassegnata da tante incertezze e dubbi.

“Suggerirei alla Azzolina – ha detto Renzi – di non seguire i sondaggi, non si preoccupi di vedere che effetto fanno le cose che dice abbia una visione strategica”.

Poi, però, il segretario di Italia Viva non ha risparmiato critiche alla titolare del ministero di Viale Trastevere, per via delle mancate decisioni sul ritorno in classe anticipato e per le lungaggini che stanno caratterizzando la preparazione del rientro a settembre: “Quello che accadrà con le riaperture delle scuole bisognava prevederlo e lavorarci mesi fa”, sottolinea.

Poi abbassa il pollice sui divisori in plexiglas nelle classi: “facciamo invece il test seriologico ai ragazzi “, ha concluso il politico toscano.

I senatori di Forza Italia? Vengano con noi

Renzi si è quindi rivolto ai senatori di Forza Italia che potrebbero sostenere un eventuale esecutivo in autunno.

“Arrivi da Forza Italia? Io se fossi un senatore azzurro e volessi sostenere il governo, da europeista, troverei più logico stare con noi che con Salvini. Forza Italia è in difficoltà perché una parte sta con la Merkel e un’altra con Salvini, tanto che qualcuno è venuto con noi perché non vuole stare con la destra sovranista”.

“Sul Mes – ha infine detto Renzi – Forza Italia ha una posizione seria. Se non prendiamo quei soldi rischiamo di darla vinta a chi vuole la patrimoniale: noi vogliamo utilizzare i fondi europei, non i soldi dei cittadini”.

Alessandro Giuliani

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