Avanti con le riforme, con o senza partiti: perché non accettiamo veti neanche dalla minoranza Pd. Così il premier Matteo Renzi, al termine del CdM.
Nel corso della conferenza stampa, il presidente del Consiglio ha tenuto a precisare che “se guardo quello che sta avvenendo, vedo un Paese che sta cambiando, a volte senza il voto di tutto il Pd, anzi spesso senza il voto di tutto il Pd. Ma tuttavia certi provvedimenti sono stati adottati”.
Poi ha aggiunto: “sono disponibile a dialogare con tutti, ma non ci facciamo fermare da nessuno. Non possiamo permettere a chicchesia di mettere veti, è in ballo una idea di modernizzazione del paese. Io non sto esprimendo mia valutazione ma sto dicendo ciò che serve all’Italia”.
“Io credo che le parole espresse oggi dal presidente emerito Napolitano” sulle riforme “siano molto significative, danno il senso di come è nata legislatura e di come andrà avanti. Noi abbiamo offerto a tutte le forze politiche, a partire da quelle nel Pd, una possibilità di confronto, ma per farlo bisogna essere in due”.
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“C’è una parte del mio partito che insiste per una discussione interna – ha concluso – incentrata su di noi, io preferisco parlare di banda larga, di dissesto idrogeologico, di scuola”.
Come dire: basta discussioni, è giunto il tempo di mettere in atto le riforme. E come le vogliono Renzi e suoi: senza veti.
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