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Renzi: “Termine ‘deportati’ è ingiusto. C’è chi firmerebbe con il sangue per posto fisso a 50 km”

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“Non è giusto aver parlato di deportati, quelli sono di settanta anni fa, abbiamo visto che c’è tanta gente che rischia la figlia, come il padre di Kobane. Ci sono persone che non hanno il posto fisso e firmerebbero con il sangue per un posto fisso a 50 chilometri. Utilizzare la parola deportati è stato ingiusto e sbagliato”. Così il presidente del Consiglio Matteo Renzi, durante la registrazione della puntata di Porta a Porta, a proposito delle polemiche sul ‘piano assunzioni’. 

“Noi questa cosa non la facciamo solo per sistemare gli insegnanti, che è giusto – continua il premier – ma non posso far fare i figli se non ci sono cattedre. Se in Puglia ci sono 20 mila insegnanti è normale che qualcuno se ne possa andare se vuole il posto fisso: o trasferisco gli insegnanti o trasferisco i ragazzi. Dunque bisognerà che si sposti qualche insegnante, poi può tornare indietro”.