In caso di contagi scuola, quest’anno l’obbligo di isolamento si attuerà ma sarà ridotto. Nel senso che con le nuove disposizioni, indicate anche nella circolare del Ministero della Salute n. 36254, dovrà fare quarantena solo chi sarà riconosciuto contatto stretto di un positivo al Covid-19, con una differenza tra chi è vaccinato (7 giorni di quarantena) e chi non lo è (10 giorni di quarantena). Chi fosse contatto stretto di contatto stretto verrebbe invece indicato come soggetto a basso rischio di contagio e dunque per lui nessuna quarantena.
Insomma, si tratterebbe di un bel passo avanti. Anche rispetto a due soli anni fa, quando la quarantena prevedeva due settimane di isolamento, più tampone molecolare finale.
L’ex premier Matteo Renzi, oggi leader di Italia Viva, non la pensa così: intervistato da Claudio Cerasa presentando “Controcorrente” a Civitavecchia, il numero uno di Iv ha detto che “devono cambiare le regole della quarantena: con questo virus dobbiamo convivere e se non troviamo nuove regole per i vaccinati, appena tornano a scuola, al primo contagiato si torna in dad”.
Secondo Matteo Renzi, bisogna fissare un punto: “Non possiamo rimettere a distanza le lezioni, faccio un appello a vaccinarsi, a rivedere le quarantene per tenere in classe i ragazzi“.
Il leader di Italia Viva, quindi, fa intendere che in presenza di un alunno positivo al Covid-19, per compagni e docenti vaccinati non dovrebbe scattare alcuna quarantena. Nemmeno “mini”.
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