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Residui delle scuole: ennesimo monitoraggio per scoprire l’acqua calda

Puntuale come la pioggerellina di marzo e come i “40° all’ombra” della settimana di ferragosto è arrivata in queste ore da ministero e sindacati la rassicurazione sulla soluzione al problema dei residui attivi delle scuole, ossia dei crediti che le istituzioni scolastiche vantano da ormai 6-7 anni nei confronti di Viale Trastevere.
Ovviamente il ritornello è il medesimo da 6-7 anni a questa parte: per poter liquidare i residui bisogna effettuare un accurato monitoraggio e conoscere con precisione l’entità dei crediti.
Ma ormai la storia è vecchia e in pochi ci credono, perché di monitoraggi e di conteggi, in questi anni, ne sono stati fatti almeno una mezza dozzina e forse persino di più.
D’altronde non è neppure chiaro quali controlli particolari si debbano fare: basta prendere il bilancio di una scuola e andarsi a leggere l’allegato in cui vengono elencati in modo analitico tutti i residui attivi; quindi si estraggono i residui relativi a finanziamenti ministeriali e il conto è presto fatto.
Eppure nell’incontro svoltosi il 12 giugno fra Miur e organizzazioni sindacali la questione è tornata a galla e si è discusso per l’ennesima volta di come quantificare con precisione i residui.
Il Ministero vorrebbe utilizzare gli avanzi del MOF per ripianare i debiti dell’Amministrazione Centrale verso le scuole, i sindacati non ci stanno e chiedono che il MOF (e gli eventuali avanzi) resti nella disponibilità della contrattazione integrativa.
Ma c’è qualcosa che non torna. Più di 6 mesi fa quanto venne siglato l’accordo sull’utilizzo dei fondi del MOF per riconoscere gli scatti stipendiali, quasi tutti i sindacati dichiararono che non ci sarebbe stata nessuna erosione reale del MOF perché ogni anno si avanzano su questo capitolo somme molto consistenti.
Sarebbe però interessante conoscere la verità sull’ammontare degli avanzi: per il 2011/2012 si parla di circa 40milioni di euro, ma se è vero che negli anni passati la somma era decisamente più alta, si potrebbe sapere che fine hanno fatto quei soldi ? O forse non è vero che negli anni precedenti l’avanzo era molto elevato ? Insomma, un po’ di chiarezza (anzi, trasparenza come va di moda dire ora) non guasterebbe. O si chiede troppo ?

Reginaldo Palermo

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