NEL VIDEO DI GILDATV l’intervento di Rino di Meglio: “Scuola, contratto, stabilizzazioni, cooperazione”.
COMUNICATO FLC-CGIL
Sferzati dalla pioggia e dal vento i precari della scuola, chiamati da Flc Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Gilda e Snals a un presidio davanti al Parlamento, hanno eroicamente gridato le ragioni della loro stabilizzazione. Il clima (atmosferico) così ostile oggi a Roma non ha permesso una manifestazione più articolata e un incontro più efficace con l’opinione pubblica. Ma non mancherà occasione e il prossimo appuntamento è il 18 aprile alla manifestazione nazionale di tutti i sindacati.
Si è svolto come previsto, invece, l’incontro con le forze politiche al mattino. Era al chiuso.
Hanno risposto all’invito dei sindacati il Pd (Francesca Puglisi), SEL (Giancarlo Giordano), Fratelli d’Italia (Laura Marsilio), M5S (Silvia Chimenti).
Francesco Scrima della Cisl Scuola ha riassunto i temi sui quali i sindacati chiedono un confronto più attento e il cambiamento del disegno di legge del governo: il rinnovo del contratto, la stabilizzazione di tutti i precari, la soppressione della norma che vuole il preside ordinato gerarchicamente sulla scuola. Queste 3 priorità sono state declinate dai rappresentanti di ciascuna sigla sindacale. Massimo Di Menna della Uil Scuola ha spiegato che senza contratto il rapporto di lavoro si configura come un rapporto di sudditanza. Rino Di Meglio di Gilda ha ricordato come l’enorme precariato sia frutto di decenni di politiche sbagliate e ha puntualizzato che le stabilizzazioni riguardano docenti e Ata. Achille Massenti di Snals si è soffermato sulla proposta del “preside manager” che porta squilibrio tra le diverse professionalità della scuola. Domenico Pantaleo della Flc Cgil ha richiamato governo e forze politiche sull’importanza del confronto e dell’ascolto con il mondo della scuola e con i suoi rappresentanti se si vuole davvero riformare la scuola e ha sottolineato il valore che i sindacati della scuola siano uniti davanti alle forze politiche e al governo con proposte chiarissime.
La rappresentante del Pd non ha convinto i presenti sulla bontà del disegno di legge del governo, nonostante si sia dichiarata aperta al dialogo con i sindacati. L’unico passaggio apprezzato del suo intervento ha riguardato la disponibilità a cambiare il ddl su un punto che riguarda il precariato (l’art. 12). Tutti gli altri rappresentanti delle forze politiche hanno dichiarato la loro disponibilità al confronto con i sindacati e rivendicato tempi più distesi in parlamento per la discussione di una riforma così importante.
Poiché nessuno di loro ha parlato di contratto, i sindacati in chiusura hanno ricordato che questo è una priorità.
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