Home Archivio storico 1998-2013 Precari Rete della Conoscenza: il futuro dei giovani del Sud rapito dall’austerity

Rete della Conoscenza: il futuro dei giovani del Sud rapito dall’austerity

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”Apprendiamo che stamane il Premier Monti ha dichiarato che i giovani, specialmente del Sud, devono essere valorizzati. Paradossale, ci viene da dire, visto che mentre il Presidente del Consiglio dichiarava questo, alcune centinaia di studenti e giovani precari della città di Bari e della Puglia, chiedevano davanti ad un teatro Petruzzelli blindato, di prendere parola per rappresentare la condizione drammatica in cui oggi la nostra generazione vive sulla propria pelle”
”Della retorica sulla mentalità non sappiamo che farcene. I giovani del Sud, sono studenti e lavoratori costretti ad emigrare al Nord, se non addirittura in Europa. Al Sud sono state tolte risorse e le politiche sul lavoro, i tagli a scuola e università, le politiche economiche del Governo Monti stanno ulteriormente svuotando il territorio di energie e possibilità”.
”Ci sono migliaia di giovani del Sud Italia che rappresentano vere e proprie eccellenze in giro per il Paese e per il Mondo, studenti laureati, ricercatori, operai, lavoratrici e lavoratori. Il Governo, se davvero vuole non riempirsi di retorica e belle parole, giudicando la vita, l’atteggiamento di studenti e precari con stereotipi da dopoguerra si impegni a rilanciare un Sud Italia privato di un serio piano di investimento industriale e riconversione ambientale, di welfare e investimenti. L’Ilva, Pomigliano, Termini Imerese sono delle emergenze vere di poli produttivi messi ai margini dell’industria italiana, lasciati a devastare i territori e la vita delle popolazioni.
Rispetto a questo bisogna prendersi degli impegni seri, senza troppa retorica. Inoltre, al Sud come al Nord, senza investimenti in scuole e università, senza un reddito capace di garantire autonomia sociale e possibilità di costruire il proprio futuro il Sud rischia di restare un periferia dell’Italia e dell’Europa”.