Con la ripresa dell’anno scolastico, le problematiche relative agli aspetti retributivi connessi a prestazioni lavorative del personale della scuola ovvero inerenti a posizioni di stato giuridico maturate dal personale stesso si stanno ripresentando puntualmente e, in assenza di indicazioni chiare ed univoche, rischiano di generare diffuso contenzioso.
Per questa ragione le organizzazioni sindacali del Comparto Scuola (FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS Confsal e Gilda Unams) hanno trasmesso alla Direzione generale del personale del MIUR una lettera, chiedendo un incontro per affrontare alcune questioni connesse alla retribuzione del personale.
Tante le problematiche sulle quali le Amministrazioni centrali non hanno ancora fornito indicazioni precise. Un caso riguarda la retribuzione da corrispondere al docente a tempo indeterminato destinatario di contratto per la copertura di spezzoni fino a 6 ore in aggiunta al suo orario cattedra. Per queste casistiche, spesso le Ragionerie territoriali dello Stato assumono comportamenti differenti nei confronti dei contratti inviati dai Dirigenti scolastici, generando così una disomogeneità di trattamento a parità di prestazioni che richiederebbe una soluzione univoca per tutto il territorio nazionale.
Trattamenti differenti si hanno, sempre da parte delle RTS, per quanto riguarda le ricostruzioni di carriera del personale neo assunto o per il quale si deve procedere a nuovo inquadramento per variazioni di stato giuridico. Anche in questo caso, nonostante il diffuso contenzioso e la consolidata giurisprudenza che ha visto in questi anni l’Amministrazione soccombente, non è chiara la posizione del Ministero, per cui i sindacati chiedono un intervento urgente per risolvere la questione.