Retribuzione di posizione e di risultato: i dirigenti scolastici contestano la decurtazione
In un comunicato congiunto a firma dei coordinatori nazionali dell’aria V di Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal si evidenzia che l’incontro “svoltosi dopo la richiesta inviata nei giorni scorsi ha visto emergere alcuni elementi di novità da parte del Miur che vale la pena approfondire e verificare nella loro effettiva consistenza”.
Cisl, Uil e Snals fanno notare che “l’Amministrazione ha infatti comunicato l’avvenuto invio di una formale nota del Ministro volta ad accertare in sede di Governo la possibilità di interventi di natura amministrativa che consentano di rimuovere le rigidità interpretative del Mef sui vincoli posti dal D.L. 78/2011 che sono all’origine della decurtazione del Fun da noi contestata e oggetto della mobilitazione”.
Si attende quindi l’esito del nuovo incontro: “in caso di mancata conciliazione sarà inevitabile la proclamazione di conseguenti iniziative di lotta”, concludono i suddetti sindacati.
Intanto, dopo aver richiesto un incontro urgente con il ministro Carrozza, per discutere le “rivendicazioni dei dirigenti scolastici”, ed aver indirizzato una lettera al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell’economia e delle finanze, al Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, “per coinvolgerli nella responsabilità politica complessiva per le decisioni da assumere”, l’Anp ha indetto per il 23 gennaio (inizio alle 11.30) una manifestazione davanti al Miur, alla quale “sono invitati a partecipare i dirigenti scolastici di tutta Italia”.
Immaginiamo che anche l’Anp (Associazione nazionale dirigenti e alte professionalità della scuola) attenda comunque di valutare l’esito dell’ennesimo incontro al Ministero, come peraltro la Flc Cgil che a sua volta è pronta alla mobilitazione.