Il Miur con nota del 24 luglio prot. n. 4901 precisa quanto segue: “Riesaminata attentamente la questione, che nel tempo ha dato luogo ad interpretazioni non univoche da parte delle scuole, nonché a numerose decisioni giurisdizionali non favorevoli all’Amministrazione e considerato che le istituzioni scolastiche stanno procedendo al pagamento dei compensi ai commissari d’esame e chiedono delucidazioni sulla problematica, a parziale rettifica della precedente nota della Direzione Generale Ordinamenti Scolastici prot. 7321 del 13/11/2012, si ritiene di dover dare per gli esami di stato 2014, indicazioni nel senso che il compenso forfettario di cui all’art. 3, comma 1, del decreto interministeriale 24 maggio 2007 competa per ogni ulteriore classe della stessa o di altra commissione, per la quota riferita alla funzione di cui alla Tabella 1 Quadro A, entro il limite massimo di due compensi”.
Ricordiamo che l’art. 3 del Decreto Interministeriale 2 luglio 20007, che definisce i compensi spettanti ai commissari d’esame nel caso di commissari interni nominati per più di una classe era stato interpretato dal Miur in due modi diversi.
Con la nota 7230 del 5 luglio 2007 la Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici aveva chiarito che: “I compensi aggiuntivi riferiti alla funzione di cui alla tabella 1 – quadro A spettano ai membri interni che svolgono la funzione su ulteriori classi della stessa e di altre commissioni”.
Successivamente il Dipartimento per gli Ordinamenti del Miur aveva emanato la nota prot. n. 7321 del 13 novembre 2012 che, in aperto contrasto con la nota precedente, sostiene che la retribuzione aggiuntiva spetti solo nel caso in cui il commissario interno sia impegnato in due classi di commissioni diverse e non nelle due classi della stessa commissione.
Adesso è stata fatta chiarezza: il compenso aggiuntivo spetta sia che si tratti di due commissioni diverse, sia che si tratti della stessa commissione.
Tireranno un sospiro di sollievo i docenti il cui lavoro era stato misconosciuto, sperando che nel frattempo le istituzioni soclastiche non abbiano già fatto di testa propria…
“Giustizia è fatta sui compensi percepiti dai commissari interni per gli esami di maturità”: così la Gilda degli Insegnanti commenta la nota del 24 luglio con cui il Miur, La protesta, portata avanti dal sindacato per due anni, ripristina le retribuzioni aggiuntive anche per i docenti che svolgono la loro funzione in due classi della stessa commissione.
La nota emanata ieri da viale Trastevere, rettificando parzialmente la famigerata circolare 7321/2012, ristabilisce dunque l’equità di trattamento con i commissari interni attivi su più commissioni e pone fine a un contenzioso legale dal quale l’Amministrazione, anche grazie all’impegno della Gilda, è sempre uscita sconfitta.
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