Un’opera di approfondimento sulla scuola italiana e su cosa sarebbe necessario per un suo rilancio capace di rimettere al centro delle scelte politiche e di governo il valore dell’istruzione e della formazione. La presentazione del libro si è tenuta ieri martedì 1 aprile 2014 alle ore 17,00 nella Sede della Camera di Commercio, Sala del Tempio di Adriano in Piazza di Pietra a Roma. Il libro fa riflettere sul concetto di scuola aperta a tutti, equa e inclusiva, sulla centralità dell’apprendimento come condizione per riconoscere le diverse attitudini, per favorire creatività, ragionamento ed emozione, per coniugare pensare e fare, affinché ognuno possa partecipare come cittadino autonomo e responsabile a una democrazia più evoluta dentro la dimensione globale della contemporaneità. Il libro tenta di rispondere all’ipotesi d’innovazione dell’education, alla luce dei recenti apporti del pensiero educativo, del confronto con altre realtà formative, delle esperienze di novità didattica. Il cambiamento viene dal basso, ma è maturo per essere promosso in tutto il Paese.
A tal proposito è molto interessante una riflessione dell’ispettore Maurizio Tiriticco scritta in un articolo riguardante il libro di Berlinguer: “Un libro in cui a un’analisi attenta si legano tanti suggerimenti per rinnovare il nostro “sistema educativo di istruzione e formazione” e indurre nuove speranze! Dopo oltre dieci anni in cui insensati ministri hanno fatto a gara per gettare all’aria tutto ciò che abbiamo costruito nella seconda metà dello scorso secolo, con grande fatica e con tante sensate esperienze! Un percorso fatto di continue e significative riforme: l’innalzamento dell’obbligo di istruzione nel ’62; l’avvio del tempo pieno (legge 820/71); la legge 577 del 77; la legge quadro 845/78 in materia di formazione professionale; i nuovi programmi della scuola media del ’79; la riforma della scuola elementare (leggi 104/85 e 148/1990); i nuovi orientamenti per la scuola dell’infanzia del ’91; il Progetto 92 per l’istruzione professionale; tutte le sperimentazioni assistite dell’istruzione tecnica; i Programmi Brocca; la riforma dell’esame di maturità del ’97; il dpr 275/99 sull’autonomia delle istituzioni scolastiche!”