Il riallineamento della carriera è una procedura che consente ai docenti e al personale ATA di recuperare l’anzianità di servizio “congelata” al momento della ricostruzione della carriera. Questa opzione è rivolta al personale con contratto a tempo indeterminato e con almeno quattro anni di servizio pre-ruolo antecedente al 1° settembre 1995.
La ricostruzione della carriera si basa su un meccanismo che considera i primi quattro anni di servizio pre-ruolo come pienamente validi a fini giuridici ed economici. Gli anni successivi al quarto, invece, vengono valutati per due terzi ai fini giuridici ed economici e per un terzo solo a fini economici. In questo modo, una parte dell’anzianità risulta “congelata”, ossia non conteggiata subito a pieno valore economico e giuridico, ma recuperabile successivamente.
Quando avviene il recupero dell’anzianità congelata?
L’anzianità congelata viene recuperata in base a specifici criteri legati all’anzianità di servizio. In particolare:
- 16 anni di servizio per docenti laureati della scuola secondaria di secondo grado;
- 18 anni per docenti della scuola secondaria di primo grado, della scuola primaria e dell’infanzia;
- 18 anni per coordinatori amministrativi (DSGA);
- 20 anni per il restante personale ATA;
- 24 anni per docenti dei conservatori e delle accademie.
Quando si raggiunge la soglia di anzianità prevista, l’anzianità congelata ai soli fini economici viene sommata a quella ordinaria, permettendo di avanzare al gradone stipendiale successivo in anticipo rispetto alla scadenza standard.
Come effettuare la richiesta di riallineamento?
Il personale scolastico che intende richiedere il riallineamento deve presentare appositi atti interruttivi per evitare la prescrizione, che è di dieci anni per l’anzianità giuridica e cinque per quella economica. A tal proposito, la Circolare del Ministero dell’Economia e delle Finanze n. 8438 del 10 gennaio 2024 fornisce indicazioni dettagliate. Per agevolare il processo, viene fornito un fac-simile da presentare alla segreteria, garantendo così il recupero dell’anzianità congelata e scongiurando la perdita dei diritti acquisiti.