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Riapertura GaE, continuano le discriminazioni

Qualche giorno fa, è stato approvato in Senato un emendamento al decreto Millederoghe, che prevede la riapertura delle Graduatorie ad esaurimento per abilitati, ITP e diplomati magistrali. Nel testo infatti si legge: “i docenti che hanno conseguito l’abilitazione entro l’anno accademico 2017/2018 possono inserirsi nella fascia aggiuntiva delle graduatorie ad esaurimento … ivi inclusi i docenti in possesso di diploma magistrale o d’insegnamento tecnico-professionale entro l’anno scolastico 2001/2002. Con decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’università e della ricerca sono fissati i termini per l’inserimento delle predette graduatorie aggiuntive a decorrere dall’aggiornamento previsto nell’anno scolastico 2017/2018 per il successivo triennio”.

Tale emendamento, approvato in Senato, che deve quindi passare ancora alla Camera, è un primo segnale d’apertura da parte del Parlamento, che sembra così accogliere le richieste, provenienti da diversi comparti del mondo scuola, di avviare un processo di stabilizzazione al fine di dare maggior stabilità ai numerosi docenti precari della scuola e assicurare la continuità didattica agli alunni.

Purtroppo, poche ore dopo la diffusione della notizia, il governo la smentisce, dicendo che si è trattato di un errore, che né l’attuale Governo né il Miur sono intenzionati a riaprire le GAE e che quindi l’emendamento potrebbe addirittura essere cancellato prima di giungere alla Camera.

“Siamo contenti che in Parlamento ci sia stata una certa apertura nei confronti del problema del precariato e pensiamo che questo emendamento costituisca un’ottima opportunità di stabilizzazione, meno dispendiosa e dalle tempistiche più brevi rispetto ad un concorso. Tuttavia, ancora una volta, siamo costretti a rilevare nuove discriminazioni. Perché lo sbarramento del 2001/2002 per i diplomati ITP? Qual è la motivazione per cui vengono esclusi coloro che hanno conseguito il diploma successivamente? uaQuaPerché tale emendamento non include i precari con 3 anni di servizio (su materia o sostegno), che hanno maturato sul campo le competenze didattiche per insegnare, anche tenuto conto del fatto che la Direttiva Europea non solo non contempla la nozione di “abilitazione”, ma impone il riconoscimento delle conoscenze e delle abilità acquisite con l’esperienza professionale? E infine perché vengono esclusi i docenti AFAM e ISEF, per i quali sono già state emesse diverse sentenze che hanno dichiarato il titolo “abilitante”? Stiamo a vedere come si evolverà la vicenda, ma è fuor di dubbio che faremo sentire la nostra voce a tutela di tutti coloro che verranno esclusi da questo emendamento, così come abbiamo fatto finora” commenta il prof. Luciano Scandura, responsabile dell’Associazione MSA, comparto scuola.

Luciano Scandura/ Elisa Moliterni

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