Inizia nei prossimi giorni presso le Commissioni permanenti del Senato l’esame del “decreto milleproroghe”.
Nel mondo della scuola c’è molta attesa sulla norma che riapre le graduatorie ad esaurimento e che potrebbe far rientrare non meno di 20mila precari che fino ad ora sono rimasti fuori.
La norma, come è noto, è stata introdotta durante il passaggio alla Camera grazie ad un emendamento proposto dal PD.
Ma è da diversi giorni che la Lega va dicendo che al Senato ci sarà un emendamento bipartisan che potrebbe azzerare tutto.
Ma, da noi espressamente interpellata, la senatrice Bastico del PD smentisce questa voce.
“So che la Lega presenterà un emendamento soppressivo del testo approvato alla Camera in relazione all’inserimento nelle graduatorie” conferma Bastico che però aggiunge: “Ci sono certamente preoccupazioni tra i parlamentari che conoscono i meccanismi di funzionamento della scuola, in quanto si teme che le graduatorie, attraverso nuove immissioni, non giungano mai ad esaurimento, anche in relazione alla costante riduzione del numero delle nuove assunzioni. Ma mi sembra abbastanza improbabile che si giunga ad abrogare la norma approvata alla Camera”.
Il perché è presto chiarito: “Una simile eventualità significherebbe un mutamento radicale di posizione, in pochissimo tempo e su un tema assai delicato, da parte del Governo, che ha dato parere favorevole all’emendamento Russo alla Camera, del PD, che l’ ha proposto ed approvato, e delle forze politiche, che compongono la maggioranza”.
Secondo Mariangela Bastico il nodo fondamentale è che “ancora oggi non è definita la nuova modalità di assunzione dei docenti, proprio per l’improvvida decisione del Governo Berlusconi di stabilire nuove modalità di formazione in ingresso dei docenti, non collegate a nuove modalità di reclutamento”.
“In questa situazione – conclude la senatrice del PD – la non inclusione degli abilitati in strumento musicale (per i quali furono organizzati appositi corsi abilitanti) e laureati in scienza della formazione primaria (unica laurea abilitante) mi appare come una scelta discriminatoria, non giustificata dalla presenza di un coerente quadro normativo volto all’esaurimento definitivo delle graduatorie”.
Resta il fatto che continuano a circolare le “voci” sulla possibile presentazione di un emendamento firmato non solo dalla Lega ma anche da parlamentari di peso di altri partiti.
Non bisogna però dimenticare che la Commissione Cultura interverrà solo in sede consultiva, mentre il parere che “conta” sarà quello che verrà formulato dalla Commissione Bilancio.
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