Il Consiglio dei Ministri del 21 aprile potrebbe aprire una fase nuovo nell’ “era Draghi”: il nuovo decreto anti Covid-19 è stato approvato dopo un lungo e faticoso braccio di ferro all’interno della maggioranza; alla fine è stato deciso che si sarà coprifuoco alle 22 almeno fino al 1° giugno, ma i Ministri della Lega si sono astenuti.
Dal 26 aprile si torna in classe anche nelle secondarie di secondo grado. In zona rossa presenza garantita dal 50% al 75%. In zona gialla si potrà arrivare al 70% o anche al 100% mentre in una prima bozza si parlava del 60%.
Ma il problema maggiore riguarda i rapporti con le Regioni perchè solo poche ore prima erano stati presi accordi diversi e si era parlato del tetto del 60%; in qualche caso, anzi, era stato chiesto al Governo di scendere al 50%.
Tanto che adesso il presidente della Conferenza Stato Regioni Massimiliano Fedriga sostiene senza mezzi termini che è stata incrinata la collaborazione fra Stato e Regioni.
Ma ci sono anche critiche del M5S che sottolineano come, a distanza di un anno, sia ancora del tutto irrisolto il tema dei trasporti, di competenza delle regioni. Con il rischio che a settembre tutto resti come prima.
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