Sulla ritardata riapertura delle scuole, che porta molti ragazzi delle superiori a rientrare in presenza non prima dell’1 febbraio intervengono molti deputati oggi alla Camera, a seguito dell’intervento del Ministro della Salute Roberto Speranza.
All’attacco della Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina va l’on. Mauro Sutto, in quota Lega, che afferma: “Nelle regioni le scuole non ripartono o partono tardi perché manca una sicurezza.” E sferza: “Grave che alcuni ministri siedano ancora ai banchi del Governo.” Un riferimento neanche troppo velato alla Ministra.
Nicola Stumpo (Liberi e Uguali) afferma: “I ragazzi sentono la necessità di riprendersi la propria vita, ma abbiamo la responsabilità di garantire la loro sicurezza.”
E torna sulle polemiche sui banchi a rotelle per porvi fine: “Possiamo smetterla con le battute infelici sui banchi a rotelle che servono solo a pavoneggiarsi? I banchi a rotelle e senza rotelle – ricorda – sono stati ordinati direttamente dai Dirigenti Scolastici.”
Paolo Siani (PD) riprende le parole del Governatore della Regione Lazio Nicola Zingaretti e afferma: “Non sono un fanatico di scuola aperta o scuola chiusa. So bene che le scuole chiuse portano un danno, ma bisogna lavorare ancora per le scuole aperte.” E suggerisce: “Inserire anche gli insegnanti tra le categorie da vaccinare e dedicare tutta la nostra attenzione al piano vaccinale; aumentare il numero degli insegnanti; garantire test rapidi nelle scuole.” E conclude: “Tutto questo può aiutare a riaprire le scuole.”
Alessandro Fusacchia, del gruppo Misto, fa riferimento alle dichiarazioni della Ministra dell’Istruzione Lucia Azzlina sulla DaD: “La Ministra ha detto che la DaD non funziona, ma si può migliorarla,” afferma l’esponente del gruppo Misto. E continua con un elenco di ciò che serve rafforzare e che non è più procrastinabile: “Un piano di formazione docenti sulla DaD; un sostegno psicologico agli studenti; maggiore attenzione affinché le scuola abbia tamponi rapidi ed efficaci per evitare i falsi casi; mettere la scuola al centro di ogni priorità.”
Maurizio Lupi dichiara: “Non possiamo rassegnarci alla chiusura della scuola.” Il ritardo degli apprendimenti sarà devastante e cita l’indagine di Save the children: “Il 50% dei ragazzi sono senza prospettiva di futuro oggi, mostra rassegnazione, frustrazione.” E chiede che si acceleri sulla scuola per riportare in classe i ragazzi, raddoppiando i mezzi pubblici.
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