La lettera del commissario straordinario Domenico Arcuri che ha inviato ai dirigenti scolastici spiega anche come funziona la distribuzione dei nuovi banchi richiesti dalle scuole.
Stiamo parlando di due milioni e quattrocento mila banchi, di cui circa 2,007 milioni di banchi tradizionali e 434mila sedute innovative. Ecco perchè il commissario sottolinea il meccanismo che c’è dietro: “La distribuzione dei banchi è stata avviata partendo da alcuni luoghi simbolici, particolarmente colpiti nel corso della prima fase della pandemia, come Codogno, Alzano, Nembro, le città di Bergamo, Brescia, Piacenza e Treviso, e sta continuando sull’intero territorio nazionale in 17.863 plessi scolastici, per soddisfare l’intero fabbisogno richiesto entro la fine del mese di ottobre. Inoltre, nella provincia di Bolzano, dove la riapertura è anticipata al 7 settembre, l’intero fabbisogno verrà soddisfatto entro il giorno prima”.
Arcuri spiega che le consegne seguono quattro criteri precisi:
In primo luogo, si è ritenuto prioritario soddisfare il fabbisogno delle scuole primarie.
In secondo luogo, si è ritenuto fondamentale privilegiare i territori nei quali il contagio è stato ed è attualmente più diffuso.
La terza priorità riguarda il fatto di tenere conto dell’articolazione del calendario di apertura sul territorio, che va dal 7 al 24 settembre.
Il quarto punto fondamentale che guida la distribuzione riguarda il fatto che si è “preso atto delle varianze rispetto alla media ponderata sulla base del numero degli studenti, delle richieste ricevute: in alcuni territori (Lazio, Campania e Sicilia) le stesse sono state molto superiori (sino ad otto volte) rispetto ad altri e pertanto si è dovuto procedere ad un bilanciamento nella loro soddisfazione nell’arco temporale di distribuzione, garantendo in ogni caso il completamento entro la fine del mese di Ottobre“.
Sulla base di questi criteri di priorità, si legge su Dire.it, il commissario straordinario per l’emergenza coronavirus spiega che “la programmazione della distribuzione prevede che nel mese di settembre venga soddisfatto tutto il fabbisogno delle scuole primarie dell’intero territorio nazionale (tranne una quota marginale destinata alle regioni che hanno fatto una richiesta significativamente maggiore, cioè Lazio, Campania e Sicilia) e degli istituti comprensivi di tutte le Regioni, con eccezione di quelle che avvieranno a fine settembre l’anno scolastico (Puglia, Calabria e Sardegna)”.
“Nello stesso mese di settembre sono state altresì avviate le consegne nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, a partire dalle aree piu’ colpite dal Covid, prosegue Arcuri nella lettera ai presidi: “nella prima parte del mese di ottobre verranno anzitutto soddisfatte le richieste residue di banchi nelle scuole primarie e completata la distribuzione di banchi e sedute innovative in tutte le scuole superiori, con alcune eccezioni, concentrate soprattutto nelle Regioni che hanno formulato le maggiori richieste, nelle quali la distribuzione si concluderà nella seconda parte del mese di ottobre. Di nuovo, si procederà a partire dalle Regioni più colpite dalla pandemia”.
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