La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, interviene Sky TG24, per parlare dell’attualità scolastica. Dalla maturità alla riapertura delle scuole nel quadro dell’emergenza coronavirus sono tanti i temi affrontati: “Abbiamo un piano per settembre, a settembre si deve tornare a scuola, i nostri studenti hanno il diritto di tornare. A settembre si deve tornare a scuola, certo non in classi da 28-30 alunni, io mi sono sempre battuta contro le classi pollaio e sono stata derisa. Tre sono gli scenari: il migliore è tornare nella massima normalità come la conosciamo a sempre; può essere che il coronavirus ci sia ma che non sia aggressivo, allora il ritorno in classe sarà a piccoli gruppi: possiamo prevedere allora una metà in presenza e una metà a distanza; la terza è di un coronavirus molto aggressivo, è quella che nessuno si augura. A settembre a scuola bisogna tornare tutti, noi non vediamo l’ora di risentire la campanella, abbiamo bisogno di normalità nel rispetto della sicurezza. Se pensiamo da dove siamo partiti” la didattica a distanza è stata un grande successo, la scuola non era preparata”.
Poi, sul tema dei nuovi concorsi per gli insegnanti che potrebbero essere a titoli e non per merito (clicca qui per leggere la posizione del PD), Azzolina ha replicato: “La politica deve essere credibile, a dicembre nel decreto si parlava di concorso non per titoli ma con almeno una prova. La scuola risponde al futuro del Paese. Chi sta dicendo che si possano fare concorsi per titoli sta mentendo spudoratamente”.
E poi: “Se dal 4 maggio molti italiani torneranno al lavoro noi dobbiamo dare subito risposte alle famiglie. Con la ministra Bonetti sottoporremo al Comitato tecnico scientifico un testo dove piccoli gruppi da 4-5 bambini possano essere seguiti, lo faremo in collaborazione con gli enti locali. A giugno poi metteremo a disposizione” giardini e cortili delle strutture. I bambini devono tornare a scuola, è un segmento delicato nella vita di uno studente. Se con le mascherine o meno ora non me la sento di dare una risposta, stiamo lavorando anche con il comitato tecnico-scientifico per capire come fare. Ma a settembre devono tornare a scuola”.
E sulla maturità: “In ambienti larghi si può fare l’esame di maturità in presenza, gli studenti ne hanno diritto”. Tornando sulla ripresa scolastica a settembre, la ministra conferma che “una delle opzioni possibili è la didattica mista, con metà studenti in classe e metà collegati da casa”, alternati ogni tre giorni. “Non abbiamo mai parlato di doppi turni degli insegnanti, le polemiche sono tutte infondate”.
Infine: “Sto lavorando affinché non incrementi” l’abbandono scolastico, “nessuno studente deve restare indietro”.
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