Attualità

Riapertura scuole, Azzolina: Italia modello da seguire, all’estero ci ammirano perché siamo responsabili

“La parola chiave è responsabilità. È la bussola che non abbiamo mai smarrito in questi mesi difficili”. A scriverlo su Facebook è stata la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, che in questo modo risponde alle critiche di una buona parte dell’opinione pubblica per i problemi che si stanno creando seguito delle mancata consegna di oltre due milioni di banchi monoposto, per le nomine di tanti docenti precari in ritardo, per la gestione troppo differenziata del rientro a scuola in presenza e per l’innalzamento di contagi negli istituti scolastici.

Siamo citati nei giornali internazionali

Evidentemente, secondo Azzolina si tratta di problemi superflui. Perché, ha tenuto a dire, “oggi l’Italia viene citata come modello di gestione dell’emergenza”,

E ancora: “lo ha sottolineato l’Organizzazione Mondiale della Sanità, lo scrivono sempre più spesso i giornali internazionali: pochi giorni fa il Financial Times, oggi il Süddeutsche Zeitung”.

Azzolina ha ammesso anche che “l’anno scolastico è ripartito ma le difficoltà non mancheranno, perché la strada è ancora lunga e piena di insidie. Per proteggere la Scuola servirà molta responsabilità, da parte di tutti. Dentro ma soprattutto fuori dalle nostre scuole”.

Sulla scuola grandi speranze e aspettative

Qualche giorno fa, sempre la ministra dell’Istruzione si era rivolta a tutti coloro che sono coinvolti in prima persona nella scuola.

“Le studentesse e gli studenti, i docenti, gli educatori, il personale scolastico e le famiglie ci guardano con interesse ma anche con grandi speranze ed aspettative. Non possiamo deluderli”: aveva dichiarato Azzolina al termine del question time in Commissione Istruzione alla Camera.

Parlando dei fondi Ue in arrivo, comunque non prima di 7-8 mesi, la responsabile del ministero di Viale Trastevere ha spiegato che per il rilancio del comparto scolastico “è necessario che una parte consistente delle risorse a disposizione nell’ambito del Recovery Fund sia destinata al capitolo Istruzione. Si tratta di un impegno che Governo e Parlamento non possono non condividere perché proprio dalla scuola passa il futuro del Paese”.

Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Lezioni di manganello, per Manzi (Pd) la violenza non è mai educativa. Murelli (Lega): critiche fantasiose, noi con le forze dell’ordine

Non si arresta la polemica sulle “lezioni di manganello”, su cui Avs presenterà un’interrogazione parlamentare,…

02/11/2024

La festa dei morti non c’è più, La Russa: nulla contro Halloween, ma rimpiango i regali che “lasciavano” i defunti quand’ero alle elementari

"Spero davvero che, senza nulla togliere ad Halloween, questa tradizione della festa dei morti dedicata…

02/11/2024

Saluto romano, gli studenti non si rendono conto del significato perchè ignorano la storia: per la ds De Luca quanto accaduto “è un segnale”

"Urge fare entrare lo studio della storia contemporanea nelle scuole affinché i fatti accaduti nel…

02/11/2024

Cesare Pavese: Indire e Gabinetto Vieusseux propongono un progetto per farlo conoscere ai più giovani

La scuola allo schermo: si intitola così un interessante progetto dell’Indire per promuovere nelle scuole…

02/11/2024

Giappone: sempre più studenti si assentono dalle lezioni

Nelle scuole elementari e medie del Giappone sempre più ragazzi disertano le lezioni, per il…

02/11/2024

Sciopero scuola 31 ottobre, tra legge di bilancio, precari, idonei 2020 e diritti dei lavoratori: le voci dei protagonisti

La Flc Cgil è scesa in piazza, giovedì 31 ottobre, per uno sciopero generale che…

02/11/2024