L’Italia si prepara alla Fase 2. Il premier Giuseppe Conte, verosimilmente nella serata di domenica 26 aprile, illustrerà agli italiani come si comporrà la seconda fase di gestione dell’emergenza coronavirus.
Le scuole di ogni ordine e grado resteranno fuori dal decreto che fisserà le riaperture dal 4 maggio in poi. Secondo le ultime indiscrezioni giornalistiche non solo non riapriranno nei mesi estivi, ma non è detto che ciò possa avvenire già a settembre.
Il Ministero dell’Istruzione, con la task force presieduta da Patrizio Bianchi, si è messo a lavoro per stilare un crono-programma.
Due le ipotesi in esame.
La prima prevede di dividere gli studenti di una classe in due gruppi, alternando la presenza fisica e quella online.
La seconda ipotesi invece prevede di suddividere gli alunni tra mattina e pomeriggio.
Per i bambini da zero a 3 anni, considerato che è impossibile distanziarli, il blocco potrebbe durare tutto l’anno scolastico con un potenziamento del bonus baby sitter.
Come già noto nelle scorse ore, la riapertura delle scuole è legata all’indice di contagiosità che, in questo momento, è sceso tra 0,5 e 0,7. Per mantenerlo sotto l’1, il Comitato tecnico scientifico ha consigliato al governo di non riaprire le scuole a maggio: “Riaprire le scuole vorrebbe dire riportare l’indice di contagio ben sopra l’1”, ha detto Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità nella giornata di giovedì.
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