Manca l’ufficialità, ma in classe si rientrerà non prima del 15 settembre, mentre è ancora aperto il dibattito tra le forze politiche sugli esami di Stato, se effettuarli in presenza o a distanza anche se l’ultima parola finale toccherà alla comunità scientifica.
Su come si possa limitare il pericolo del diffondersi del Coronavirus nelle classi alla riapertura delle scuole, si sta studiando anche guardando gli altri Paesi; ci sono già varie ipotesi, ma ancora mancano da parte degli esperti risposte organiche e definitive; del resto la commissione che deve fare proposte alla Ministra é stata appena insediata.
Tuttavia il ritorno a scuola potrebbe ulteriormente complicarsi a seguito di un recente documento stilato dall’INAIL in vista del ritorno al lavoro, dal 4 maggio in poi, di milioni di lavoratori.
L’INAIL consiglia “una sorveglianza sanitaria eccezionale per i lavoratori con un’età superiore a 55 anni, si potrebbe valutare, in assenza di copertura immunitaria adeguata, (verificata con test sierologici) la possibilità di un giudizio di inidoneità temporanea al lavoro che potrebbe essere rivalutata a scadenze fissate”.
In questo caso i docenti potrebbero temporaneamente continuare a lavorare solo a distanza.
Stando ai dati dell’OCSE, l’Italia é il Paese con gli insegnanti più anziani d’Europa, con un’età media di 49 anni, quasi la metà (49%) é over 50, il 33% over 55 e sono proprio questi che dovrebbero essere messi sotto stretta sorveglianza sanitaria e, in assenza di copertura immunitaria adeguata accertata con test sierologici, essere dichiarati temporaneamente inidonei.
Analoga situazione, anzi peggio, per i dirigenti scolastici, nonostante i 1989 neo dirigenti assunti lo scorso settembre.
Il 46% dei D.S. ha più di 60 anni mentre il 20% ha un’età tra i 55 e i 60 anni.
Quindi anch’essi (80%) dovrebbero essere sottoposti a test sierologici e in caso di copertura immunitaria inadeguata, dovrebbero essere dichiarati temporaneamente inidonei a svolgere la loro funzione dirigenziale e diventerebbe ancor più difficile se non impossibile gestire in remoto la delicatissima fase di riapertura delle loro scuole il prossimo settembre.
L’età avanzata dei Docenti e dei D.S., a seguito della recente nota INAIL, costituisce un problema in più per la riapertura delle scuole settembre e per gli eventuali esami di Stato in presenza (13.000 docenti coinvolti ), una questione che i tecnici nominati dalla Ministra Lucia Azzolina, per gestire la Fase 2 della Scuola, dovranno necessariamente affrontare.
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