È stato abbondantemente scritto sul variegato calendario europeo di riapertura delle scuole: le prime come è noto sono state Francia e Belgio la scorsa settimana, in Germania si va a scuola già da agosto e a seguire ci saranno Spagna e Polonia e Italia.
Gli occhi di tutti sono puntati su quanto accade giorno per giorno, in vista di quello che potrà verificarsi di paese in paese, in merito all’aumento dei contagi.
In Francia l’allerta è alta: a pochi giorni dalla ripresa sono state chiuse 22 scuole, a causa dell’incremento di casi che si va registrando in questi giorni. Il ministro dell’Educazione, Jean-Michel Blanquer ha assicurato che l’impennata era prevista e che le chiusure sono relativamente poco rispetto alle 60mila scuole riaperte:
In Gran Bretagna, dove si contano nuovi casi in crescita, il premier Boris Johnson insiste sulla necessità di misure di sicurezza e cautele, soprattutto per chi torna dai paesi a rischio, oltre alle frequenti sanificazioni nelle scuole. In Scozia le scuole hanno riaperto dalla seconda metà di agosto, in Galles opzioni di riapertura a scelta dei dirigenti tra il 1 e il 14 settembre, in Irlanda del Nord lezioni in presenza da fine agosto fino al prossimo 24 settembre.
In Germania l’aumento dei contagi è stato legato ai rientri dalle vacanze, piuttosto che alla riapertura delle scuole. A Berlino fino al 21 agosto erano 37 le scuole colpite dal Covid, (il 4,5% delle 825 totali). Nella prima settimana di scuola, ad agosto, 12 istituti scolastici hanno dovuto chiudere temporaneamente. In generale le chiusure sono state limitate e le indicazioni ministeriali vanno verso la messa in quarantena delle singole classi e i loro insegnanti.
In Spagna, nonostante la ripresa dei contagi, il rientro in classe sarà in presenza, dando la priorità ai benefici della riapertura. In Catalogna, la regione più colpita dalla pandemia insieme a Madrid, le scuole riapriranno dal 14 settembre. Mascherine per tutti, anche dai sei anni se la situazione dovesse diventare critica, gli ingressi saranno scaglionati, e tamponi per tutto lo staff della scuola: 8mila al giorno dal 15 settembre al 9 ottobre e 20mila dal 10 ottobre al 15 novembre. Nella scuola verranno creati dei gruppi cosiddetti “a bolla” (bubble groups), che limiteranno il contatto che gli studenti hanno con le altre classi. I bambini fino a nove anni di età saranno in questi gruppi e non dovranno rispettare una distanza sociale minima. Il governo ha raccomandato che i bambini più grandi siano tenuti in gruppi a bolla per quanto possibile.
Uno sguardo oltreoceano infine per scoprire che a New York gli studenti, oltre un milione, torneranno a scuola presumibilmente a partire dal 21 settembre, anziché il 10 come inizialmente previsto, a seguito di una lunga trattativa con il sindacato degli insegnanti, intrapresa dal sindaco Bill de Blasio.
La riapertura a distanza è anticipata al 16 settembre. La nuova linea temporale offre agli educatori più tempo per prepararsi allo sforzo di riapertura auspicato e ha fornito al sindaco un periodo più lungo per realizzare le tante iniziative cittadine, rese rischiose a causa della pandemia.
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