Il ritorno a scuola, ormai imminente, di tutti gli studenti, previsto per lunedì 26 aprile, continua a lasciare perplessi in tanti. Tra problemi atavici, ancora non risolti, come i trasporti o quelli delle scuole come le classi pollaio, le difficoltà nel far rispettare il distanziamento o nello screening degli alunni. Ne parla Gianna Fregonara sul ‘Corriere della Sera’, affermando come “l’anno scolastico finirà come era cominciato, tra incertezze, tensioni e anche un po’ di delusione”. Peraltro con professori e presidi impegnati a organizzare scrutini, esami e creazione delle classi per l’anno prossimo.
La questione trasporti, secondo Fregonara, rimane preminente e irrisolta sin da settembre quando le scuole avevano riaperto. Dal distanziamento sui mezzi pubblici all’intervento dei prefetti a gennaio, fino ai 390 milioni stanziati da Draghi ma che difficile saranno utili in tempi brevi.
Molte misure indicate nelle linee guida sono rimaste sulla carta, spiega il ‘Corriere della Sera’, il tracciamento dei contagi si è interrotto alla fine di novembre, si è persa l’idea dello psicologo di istituto. I fondi stanziati, circa 150 milioni con il decreto sostegni, dovranno servire a cambiare qualcosa per settembre, partendo da una snellita composizione delle classi.
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