Il ministro dell’Educazione del governo Philippe, Jean-Michel Blanquer, ha parlato nel corso di un’audizione al Parlamento francese del ritorno in classe per gli studenti (e i docenti) francesi.
Blanquer ha confermato quanto già riferito lunedì 13 aprile dal presidente Emmanuel Macron: si ritorna in classe dall’11 maggio a piccoli gruppi: “Fin dall’inizio, abbiamo potuto vedere una certa efficienza del nostro sistema scolastico grazie all’impegno di tutti. Il 92% degli studenti è stato raggiunto tramite la didattica a distanza. Siamo all’opera per ridurre il divario digitale, ma non abbiamo ancora risolto. che ci ha permesso di raggiungere oltre l’80% degli studenti”. Non solo: il ministro dell’Educazione ha annunciato un piano da 15 milioni di euro a favore della formazione nei quartieri più disagiati.
I primi a tornare in aula saranno gli alunni delle scuole primarie. Ogni classe, però, non avrà più di 15 alunni. Le scuole superiori riapriranno il 18 maggio. Tutte le scuole saranno aperte dal 25 maggio.
I docenti saranno regolarmente a lavoro, se sono vulnerabili dal punto di vista sanitario potranno rimanere a casa e lavorare tramite tele lavoro.
Alcuni Paesi del nord Europa hanno già dato il via libera al ritorno in classe, altri non avevano mai sospeso le lezioni, altri ancora sono in fase di programmazione.
Il 15 aprile, dopo una chiusura di un mese, la Danimarca ha riaperto le scuole elementari e gli asili nido. A seguire l’esempio della Danimarca è stata la Norvegia che il 20 aprile ha riaperto gli asili nido. Dal 27 aprile in Norvegia riapriranno anche altre scuole seppur in maniera graduale. In base all’accordo trovato il 15 aprile fra Stato e Laender, in Germania le scuole riapriranno dal 3 maggio. In Spagna, invece, l’obiettivo è quello di tornare a scuola per il mese di giugno, ma tutto dipenderà dall’andamento dell’epidemia e dal parere delle autorità sanitarie e scientifiche. Nel Regno Unito non è stata ancora fissata una data precisa, sebbene si punti alla riapertura già nelle prossime settimane. In Italia, come sappiamo, non è stata ancora presa alcuna decisione ufficiale sul rientro in classe degli alunni.
Ci sono paesi, poi, in cui non si è mai interrotta la didattica in classe. In Islanda non è mai stata applicato alcuna misura di contenimento per i bambini e le scuole elementari sono rimaste aperte. Stesso discorso per la Svezia dove sono rimaste chiuse soltanto superiori e Università che riapriranno a breve.
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