Immaginiamo una giornata di scuola in DID e affrontiamo via via i vari nodi problematici in funzione della riapertura scuole.
Immaginiamo che metà classe lavori da casa e metà classe lavori da scuola; immaginiamo che i due gruppi lo facciano contestualmente, ma con docenti diversi, che ovviamente lavoreranno uno in classe (per la didattica in presenza), l’altro dalla sala computer della scuola (per la didattica a distanza). I due gruppi faranno lezione rispettando gli uni gli orari degli altri. In altri termini, gli alunni a casa studieranno esattamente quanto i compagni a scuola.
Quando i due gruppi si invertiranno, o comunque ogni qual volta si passi da un momento didattico a un altro, bisognerà prevedere la giusta pausa. In questo frattempo gli ambienti verranno adeguatamente igienizzati. Gli alunni in attesa di entrare in classe attenderanno fuori dall’istituto, all’aperto, o in locali ampi, col giusto distanziamento un alunno dall’altro.
Quale quota oraria di DaD per ogni docente? O meglio: chi definisce la quota oraria che ciascun docente dovrà dedicare alla Dad settimanalmente? La risposta è: il Dirigente scolastico, sulla base dei criteri individuati dal Collegio docenti, in accordo con quanto stabilito dal CCNL, avendo cura di assicurare adeguato spazio settimanale a tutte le discipline.
L’unità oraria settimanale in DDI dovrà essere di 60 minuti o meno? Questa questione, come la compattazione delle discipline, nonché qualunque forma di strutturazione didattica e organizzativa sta alla scuola, come da Regolamento sull’Autonomia scolastica.
Ultimo nodo: e se un nuovo lockdown richiedesse che la DID divenisse Didattica a Distanza esclusiva?
In questo caso le linee guida per la DID prevedono delle quote orarie minime di lezione.
– Scuola dell’infanzia: tenuto conto dell’età degli alunni, è preferibile proporre piccole esperienze, brevi filmati o file audio.
– Scuola del primo ciclo: assicurare almeno 15 ore settimanali di didattica in modalità sincrona con l’intero gruppo classe (10 ore per le classi prime della scuola primaria), organizzate anche in maniera flessibile, in cui costruire percorsi disciplinari e interdisciplinari, con possibilità di prevedere ulteriori attività in piccolo gruppo, nonché proposte in modalità asincrona secondo le metodologie ritenute più idonee.
– Scuole secondarie di primo grado ad indirizzo musicale: assicurare agli alunni, attraverso l’acquisto da parte della scuola di servizi web o applicazioni che permettano l’esecuzione in sincrono, sia le lezioni individuali di strumento che le ore di musica d’insieme.
– Scuola secondaria di secondo grado: assicurare almeno 20 ore settimanali di didattica in modalità sincrona con l’intero gruppo classe, con possibilità di prevedere ulteriori attività in piccolo gruppo nonché proposte in modalità asincrona secondo le metodologie ritenute più idonee.
Il pdf ministeriale delle linee guida per la DDI:
https://www.tecnicadellascuola.it/wp-content/uploads/2020/08/ALL.-A-_-Linee_Guida_DDI_.pdf
Sullo stesso argomento: https://www.tecnicadellascuola.it/linee-guida-didattica-digitale-integrata-tanti-adempimenti-e-formazione-carente
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