Tutti gli studenti rientreranno in classe entro il 10 gennaio, ma la situazione pandemica non è delle migliori, anzi forse ci si trova nel momento più alto dei contagi.
Intanto, la questione rientro in classe si fa sempre più complicata, visto anche che alcune regioni passano in zona gialla e, cioè, Lazio, Lombardia, Piemonte e Sicilia.
I ministri della Pubblica Istruzione Patrizio Bianchi e della Salute Roberto Speranza si sono incontrati oggi, venerdì 31 dicembre, con il Presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga a seguito della richiesta delle Regioni. Punto centrale dell’incontro è stato quello di analizzare le misure di contrasto al Covid in vista della riapertura delle scuole.
Per il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi la posizione è sempre quella: “Per il governo è fondamentale tutelare la didattica in presenza”.
Tra le nuove norme sulle quarantene degli studenti proposte dalle Regioni, l’ipotesi, relativa alle scuole primarie e secondarie, è quella di prevedere l’autosorveglianza per i vaccinati nel caso ci fossero due positivi in classe. Quindi quarantena solo per chi non si è vaccinato, in modo da indurre gli alunni alla vaccinazione, considerato l’alto tasso di positività tra i ragazzi, e nello stesso tempo evitare il ritorno in Dad, una ipotesi questa che si fa sempre più probabile.
Per il ministro della Salute, Roberto Speranza, bisognerebbe considerare “molto seriamente sia l’estensione dell’obbligo a tutti che l’estensione del green pass rafforzato al mondo del lavoro”.
Intanto, slitta al 10 gennaio la riapertura delle scuole in Abruzzo. A stabilirlo è l’ordinanza regionale che dispone la sospensione delle attività didattiche il 7 e 8 gennaio. Viene anche prevista l’attivazione di una campagna di screening in tutte le scuole, dal 7 al 9 gennaio, con test antigenici rapidi di ultima generazione
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