Segnali di ripresa dall’economia nazionale ed europea, contagi ormai ridotti e vaccinazioni che continuano a crescere. Gli aspetti positivi non mancano, come ha affermato il premier Mario Draghi alla Camera. Ma allo stesso tempo, il Presidente del Consiglio guarda anche al post estate e al rientro.
“Non illudiamoci, aspettiamoci qualcosa, cerchiamo di essere più preparati, lo sappiamo, ora abbiamo l’esperienza dell’anno scorso. Tutto dev’essere mobilizzato, è il momento di costruire la riapertura delle scuole a ottobre, i trasporti” ha dichiarato il premier.
Parole che vanno in due direzioni specifiche. La prima, quella della prudenza, dell’attenzione, in riferimento soprattutto alla variante Delta del covid che entro fine agosto, secondo gli esperti, sarà quella prevalente per il 90%.
Il richiamo alla responsabilità di farsi trovare pronti ad eventuali nuove ondate per il post estate è chiaro, in riferimento anche all’economia, messa più volte in ginocchio e gradualmente in fase di ripresa.
L’altra direzione è proprio quella del ritorno alla normalità, con la riapertura delle scuole (che il premier fissa forse erroneamente a ottobre) e dei trasporti, nodo collegato al ritorno tra i banchi. Auspici che Draghi fissa oltre due mesi prima, ma che questa volta non ci si potrà permettere di mancare.
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