Le scuole sono una parte importante dell’infrastruttura delle comunità e svolgono un ruolo critico nel sostenere l’intero bambino, non solo i suoi risultati scolastici.
Questa guida ha lo scopo di aiutare gli amministratori scolastici nel considerare come proteggere la salute, la sicurezza e il benessere degli studenti, degli insegnanti, del personale scolastico, delle loro famiglie e delle comunità e preparare gli studenti all’istruzione di quest’autunno.
Sono queste le parole introduttive delle Linee Guida per la riapertura delle scuole negli Stati Uniti, da molto tempo ormai drammaticamente al primo posto per il numero di contagi, morti e nuovi casi di COVID-19.
Il documento, che è stato pubblicato in questi giorni sul sito del CDC – Center for Disease Control and Prevention, nella pagina speciale dedicata alla pandemia, mira a dare istruzioni a dirigenti e amministratori per il prossimo autunno, per le scuole primarie e secondarie di primo grado.
Lo stesso giorno è stato pubblicato un altro importante comunicato, che pone le ragioni della riapertura, la giustifica dal punto di vista medico, psicologico e pedagogico e fa da sponda a queste Linee Guida.
Proviamo a fare una sintesi di entrambi i documenti del CDC, che sono disponibili su questo sito in più lingue.
Aspetti principali delle Linee Guida
Si ribadiscono sin dall’inizio i principi a cui tutti gli amministratori e i dirigenti delle scuole devono fare riferimento, tra cui
– Impegnarsi e incoraggiare tutti nella scuola e nella comunità a praticare comportamenti preventive.
– Implementare molteplici strategie di mitigazione della SARS-CoV-2 (ad esempio, distanziamento sociale, rivestimenti per il viso in tessuto, igiene delle mani).
– Integrare le strategie di mitigazione della SARS-CoV-2 nelle attività co-curriculari ed extracurriculari (ad esempio, limitando o cancellando la partecipazione ad attività in cui la distanza sociale non è fattibile).
– Mantenere ambienti sani
– Ridisegnare gli spazi non utilizzati o sottoutilizzati della scuola (o della comunità) per aumentare lo spazio in classe e facilitare l’allontanamento sociale, compresi gli spazi esterni, ove possibile.
– Sviluppare un piano proattivo per quando uno studente o un membro dello staff risulta positivo al COVID-19.
– Sviluppare un piano con il dipartimento sanitario statale e locale per condurre il tracciamento dei casi in caso di esito positivo.
– Istruire genitori e operatori sanitari sull’importanza di monitorare e rispondere ai sintomi del COVID-19 a casa.
Subito dopo la dichiarazione di intenti nella parte introduttiva, che come è facile osservare rispecchia indicazioni e altre linee guida nel mondo e in gran parte anche quelle italiane per i vari gradi di istruzione, il gruppo di lavoro che le ha elaborate si preoccupa di fornire una descrizione medico scientifica della pandemia, declinano sintomi e aspetti relativi alla diffusione del virus nella fascia d’età interessata.
I bambini, si legge nelle Linee Guida, sembrano essere a minor rischio di contrarre la COVID-19 rispetto agli adulti. Mentre alcuni bambini si sono ammalati di COVID-19, gli adulti rappresentano quasi il 95% dei casi di COVID-19 segnalati. I primi rapporti suggeriscono che i bambini hanno meno probabilità di contrarre la malattia rispetto agli adulti, e quando si ammalano di COVID-19, in genere si tratta di forme meno gravi. Al 21 luglio 2020, il 6,6% dei casi di COVID-19 segnalati e meno dello 0,1% dei decessi legati alla COVID-19 sono tra i bambini e gli adolescenti di età inferiore ai 18 anni negli Stati Uniti.
Tenendo in considerazioni dunque dati e aspetti scientifici, per potere dare priorità all’apertura delle scuole in modo sicuro e di aiutarle a rimanere aperte, le comunità locali e non solo le scuole, si ribadisce nei documenti, dovrebbero prendere in considerazione l’adozione di azioni per mitigare la trasmissione, che a sua volta aiuterà le scuole ad aprire e a rimanere aperte in modo sicuro. In tal senso, il territorio e le comunità a livello locale, si legge ancora, potrebbero anche voler aiutare le scuole esaminando se ulteriori spazi pubblici o privati, compresi gli spazi all’aperto, attualmente sottoutilizzati, potrebbero essere riadattati in modo sicuro per scopi scolastici e didattici.
Successivamente le Linee Guida del CDC prendono in considerazione ciò che è avvenuto e sta avvenendo in altri paesi del mondo, in particolare laddove, per esempio in Danimarca, la riapertura ha provocato un picco di contagi, che poi è ridisceso. Senza allontanarsi molto, viene citato il caso del Texas, dove la pandemia ha colpito duramente lo staff educativo in centri di istruzione per bambini. Questo, si legge ancora nei documenti statunitensi, crea le condizioni per tenere sempre alto l’allarme e osservare ciò che accade ad ampio raggio.
In ogni caso si auspica, nella successiva parte delle Linee Guida, di potere garantire la riapertura delle scuole, con l’obiettivo di consentire l’accesso all’istruzione a tutti coloro che per svariati motivi non hanno potuto avvalersi della didattica a distanza: L’insegnamento in classe di persona ha il vantaggio aggiuntivo per molti studenti dell’interazione interpersonale tra lo studente e l’insegnante e tra lo studente e i coetanei. Gli insegnanti sono in grado di partecipare più attivamente all’apprendimento degli studenti, di fornire un feedback quando gli studenti incontrano delle sfide e di promuovere l’apprendimento attivo tra gli studenti.
Quali sono le indicazioni per la riapertura secondo gli esperti nordamericani?
– Prepararsi a potenziali casi di COVID-19 e ad una maggiore trasmissione alla comunità scolastica.
– Prendere decisioni sulle operazioni scolastiche in collaborazione con i funzionari sanitari locali sulla base di una serie di fattori, tra cui il livello di trasmissione alla comunità
– Monitorare l’assenteismo tra gli insegnanti, il personale e gli studenti per identificare le tendenze e determinare se le assenze sono dovute a COVID-19, sintomi che hanno portato alla quarantena, preoccupazioni sull’ambiente scolastico e sulla salute e sicurezza personale, o risultati positivi dei test.
In conclusione, le Linee Guida affermano che se la trasmissione fosse sostanziale e incontrollata, le scuole dovrebbero lavorare a stretto contatto con i funzionari sanitari locali per decidere se mantenere le attività scolastiche. La salute, la sicurezza e il benessere degli studenti, degli insegnanti, del personale e delle loro famiglie è la considerazione più importante nel determinare se la chiusura della scuola è un passo necessario. Le comunità possono sostenere le scuole che rimangono aperte attuando strategie che riducono il livello di trasmissione di una comunità.