In fatto di riapertura scuole, non tutte le regioni si rassegnano alle indicazioni ministeriali e i provvedimenti dei governatori continuano a essere del tutto dissonanti tra loro. Abbiamo segnalato il caso del Friuli Venezia Giulia, che, nonostante sia zona arancione, e quindi come tale possa garantire la didattica in presenza in tutti i gradi di scuola (alle superiori secondo percentuali che vanno dal 50% al 70%), di fatto mantiene in DaD gli alunni delle superiori a dispetto di un’ordinanza del Tar che sconfessa l’ordinanza del Presidente di Regione Massimiliano Fedriga, n. 1/2021 del 04/01/2021, con cui si chiede alle istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado di svolgere l’attività didattica in DaD al 100% fino al 31/01/2020. In altre parole, i ragazzi delle superiori in Friuli dovrebbero tornare in classe l’1 febbraio, ma c’è un ma.
Il nuovo ricorso al Tar
Secondo fonti Ansa è in partenza un nuovo ricorso al Tar contro l’ordinanza del Presidente Fredriga. Ad annunciarlo è l’avvocato Filippo Pesce, che rappresenta lo stesso gruppo di genitori che ha presentato il primo ricorso, accolto dal Tar la settimana scorsa.
Afferma il legale: “I firmatari sono soltanto la punta dell’iceberg di un grande movimento di genitori le cui fila si stanno ingrossando in tutta la regione”. E prosegue: “Nessun intento polemico o politico, ma soltanto si chiede di tutelare i diritti dei ragazzi anche alla luce degli ultimi dati epidemiologici emersi dal Comitato Tecnico Scientifico di ieri”.