Attualità

Riapertura scuole. Giannelli: ok a 2/3 settimane di DaD

“Noi da sempre siamo per la scuola in presenza. Se però si vuole mettere in atto un piano effettivo con degli obiettivi da raggiungere allora non sarebbe una cattiva idea prendersi due/tre settimane di DaD e però raggiungere gli obiettivi. Al primo posto va messo l’aumento della percentuale di alunni vaccinati”. Così il presidente dell’Associazione nazionale presidi (Anp) Antonello Giannelli su La7 a L’aria che tira.

Intanto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha firmato l’ordinanza per la riapertura delle attività didattiche delle scuole di ogni ordine e grado del Lazio il 10 gennaio 2022. “Era prevista per circa il 20% degli istituti la riapertura venerdì 7 gennaio e grazie a questo provvedimento il rientro a scuola in presenza sarà per tutti lunedì”, spiega l’assessore regionale alla Scuola Claudio Di Berardino.

Inoltre sarà potenziato, a partire da venerdì prossimo, il contact tracing con drive-in a disposizione degli studenti in tutte le zone del Lazio.

La cabina di regia

Le cose sono in rapida evoluzione. In queste ore, infatti, si sta svolgendo la cabina di regia a Palazzo Chigi, presieduta dal presidente del Consiglio Mario Draghi e a cui partecipano i ministri Roberto Speranza di Leu, Dario Franceschini del Pd, Massimo Garavaglia della Lega, Elena Bonetti di Iv, Maria Stella Gelmini di Fi, Fabiana Dadone del M5s.

Ci sono inoltre i ministri della Pa Renato Brunetta, dell’Economia Daniele Franco e della Scuola Patrizio Bianchi, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli. Come sempre, prendono parte alla cabina di regia il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro e il capo del Cts Franco Locatelli.

A seguire dovrebbe svolgersi, attorno alle 16.30, la riunione del governo con le Regioni, quindi il Cdm e per finire, se il Governo dovesse approvare nuove misure di contenimento del contagio da Covid-19, la consueta conferenza stampa.

Novità attese

Tra le novità attese, il mondo della scuola aspetta di capire come cambiano le quarantene, mentre sul fronte del lavoro potrebbe subentrare l’obbligo vaccinale per tutti (o solo per gli impiegati nel pubblico settore) accostato all’obbligo vaccinale per le categorie più fragili, come gli over 60.

Carla Virzì

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