Il governo è alle prese con l’indizione delle elezioni regionali e del referendum sul taglio del numero dei parlamentari.
In base alle ultime indiscrezioni, le elezioni non si dovrebbero tenere prima del 20 settembre. L’orientamento è quello di fare svolgere le elezioni domenica 20 settembre e lunedì 21 settembre: si ritorna alle operazioni di voto in due giorni per evitare assembramenti ai seggi vista la situazione epidemiologica.
Considerato che molte scuole sono sede di seggio elettorale c’è il rischio che in sette regioni si riapra in pratica ai primi di ottobre. Sì, perché a parte il referendum che coinvolge tutte le scuole italiane sede di seggio elettorale, le amministrative coinvolgono molti comuni nelle sette regioni e in caso di ballottaggio le scuole non farebbero in tempo a riaprire che sarebbero costrette a richiudere (l’eventuale doppio turno si svolgerebbe dopo due settimane).
Si tratta di Valle d’Aosta, Marche, Liguria, Campania, Puglia, Veneto e Toscana.
Un bel problema per il Ministero dell’Istruzione alle prese con l’organizzazione per la riapertura delle scuole a settembre: permettere di oliare tutto al meglio, preparare le misure di sicurezza e organizzare la didattica in aula, tutte situazioni su cui bisognerà lavorare già da adesso.
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