Politica scolastica

Riapertura scuole, Landini: “Non bisogna perdere tempo, occorre piano operativo”

“Ridare centralità al mondo della scuola, riconoscendo a insegnanti, educatori e a tutto il personale scolastico l’impegno dimostrato, anche in questa fase di emergenza, per garantire il diritto all’istruzione e alla formazione. Priorità indispensabile per la partecipazione alla vita democratica del nostro Paese e condizione necessaria per la ripartenza”.

Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, presenta la piattaforma, elaborata insieme alla Flc e alla Fp per il rilancio del sistema scuola alla luce della crisi pandemica.

Con la piattaforma la Cgil chiede che “la scuola diventi priorità della politica in termini progettuali e di investimenti, per consentire al più presto la ripresa delle attivita’ ‘in presenza’ in condizioni di sicurezza”.

Per questo, secondo la Cgil “in continuità con i Protocolli già sottoscritti, occorre siglare un Protocollo di Sicurezza specifico per la Scuola e contemporaneamente mettere a punto un piano straordinario di messa in sicurezza e manutenzione di tutti gli edifici scolastici, e nuovi e necessari investimenti”.

Due le principali finalità individuate da affrontare nell’immediato.

Vanno delineate delle Linee guida per una contrattazione con regioni, enti locali e autonomie scolastiche per l’avvio di attività educative pre-apertura scolastica.

Inoltre, continua la nota, va definito un Piano operativo per la riapertura delle scuole di ogni ordine e grado, i nidi e le scuole dell’infanzia, per il prossimo anno scolastico 2020 – 2021. Occorre quindi pianificare tempi, spazi, attività educative e didattiche, individuare disposizioni nazionali sulla didattica a distanza, prevedere sia investimenti per l’ampliamento degli organici e la stabilizzazione dei precari, che percorsi formativi per educatori, insegnanti e per tutta la comunità educante.

Il segretario generale della Cgil “se davvero si vuole contrastare la crescita delle disuguaglianze sociali e educative tra le nuove generazioni e non far ampliare quella forbice dei divari territoriali già molto forti prima dell’emergenza sanitaria non si può perdere tempo. La scuola, il diritto all’istruzione e alla formazione rappresentano la precondizione necessaria per la ripartenza del nostro Paese, per un Paese che punta al futuro investendo prioritariamente – aggiunge Landini – su bambini, ragazzi, giovani e sul lavoro dei tanti insegnanti, degli educatori e di tutto il personale del sistema scolastico che assolve al delicato fondamentale compito di preparare quel futuro. Il nuovo modello di sviluppo, di cui l’Italia ha bisogno, si realizza a partire da un investimento straordinario nella scuola, nel diritto alla formazione e alla conoscenza permanenti per tutti”, conclude Landini.

Redazione

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