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Riapertura scuole, l’Anp ribadisce: riprendere l’attività e garantire la sicurezza

L’ANP, associazione nazionale dirigenti e altre professionalità, chiede che l’ingente finanziamento del debito venga utilizzato per il rilancio della scuola italiana.

La richiesta rivolta al Governo e resa nota attraverso un comunicato è motivata osservando la situazione della scuola italiana in essere, che, se da una parte è riuscita a far fronte in maniera esemplare con le risorse umane e professionali di cui dispone (docenti e dirigenti) all’emergenza Covid-19 dall’altra, soffre un gap in tema di sicurezza riferito alla realizzabilità di standard minimi, difficilmente recuperabile se non con grossi investimenti.

“Per consentire a milioni di alunni di riprendere la frequenza regolare delle lezioni è necessario, per esempio, – spiegano dall’ANP – valutare con estrema attenzione l’impatto sul trasporto pubblico e su quello privato. All’interno degli edifici scolastici appare difficile applicare protocolli di tipo aziendale sia per la carenza di risorse economiche sia per la natura dell’attività stessa che, tipicamente, è composta di relazione in vicinanza e di accoglienza per gli alunni di tutte le età e non solo per i più piccoli.

Infine, se si volesse applicare il distanziamento sociale, si dovrebbe tener conto del rapporto medio tra numero di alunni per classe e superficie delle aule, oltre che delle peculiarità logistiche che determinano inevitabili assembramenti”.

L’ANP, inoltre, non manca di rilevare come mentre in alcune parti dell’Europa, segnatamente nel nord, a scuola si è tornati con varie diversificazioni, in Italia ancora si attende una decisione che la stessa ANP chiede venga assunta rapidamente.

Una decisione che dovrà avere alla base due imperativi strettamente legati che devono coesistere: riprendere l’attività e garantire la sicurezza.

Fabio Guarna

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