Dall’11 maggio, in Francia, si andrà gradualmente alla riapertura delle scuole seconda delle regioni e delle classi.
Il governo francese è convinto che bisogna imparare a convivere con il coronavirus anche perché la didattica a distanza ha “accentuato” le diseguaglianze scolastiche già esistenti.
Secondo uno studio svolto da scienziati dell’Alta Savoia, i bambini non sarebbero contagiosi.
Tutto è nato dalla vicenda di un bimbo di 9 anni che ha contratto il nuovo coronavirus a gennaio a Comtamines-Montjoie, località sciistica francese dell’Alta Savoia, ma non ha contagiato nessuno nelle tre scuole che ha frequentato.
Il bambino aveva manifestato lievi sintomi e dopo otto giorni aveva una carica virale molto bassa.
Dopo un’attenta indagine condotta da infettivologi ed epidemiologi, è emerso rapidamente che il giovane paziente era stato in contatto quando era malato con 172 persone, di cui 112 tra alunni e insegnanti.
Questi ultimi erano stati tutti messi in quarantena a casa poiché considerati ad alto rischio. Ma alla fine, il bambino non ha contagiato nessuno, nemmeno i due fratelli.
Questo caso “suggerisce che i bambini potrebbero non essere una fonte significativa di trasmissione del nuovo virus” e che potremmo essere in presenza di “una diversa dinamica di trasmissione nei bambini”, conclude lo studio.
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