Anche in Lombardia alcuni genitori avevano contestato la chiusura delle scuole superiori. Il Tar dà loro ragione e accoglie il ricorso. Vince il movimento dei No DaD, insomma, il Tar Lombardia riapre la scuola anche per i ragazzi più grandi. Una sentenza che, per come vi si argomenta al suo interno, potrebbe generare un effetto a catena sulle altre regioni o meglio sulle famiglie di altre regioni che potrebbero tentare anche loro un ricorso.
DECRETO CAUTELARE TAR LOMBARDIA
Gli effetti del decreto cautelare del Tar: rientrano immediatamente in classe, con la quota del 50%, i ragazzi delle scuole superiori, come da indicazione ministeriale. Un punto a favore della Ministra Azzolina.
Ad ogni modo, il Tar non è ancora entrato nel merito, ha solo optato in via cautelare per la sospensiva, specificando che si fissa per la trattazione collegiale la camera di consiglio del 27 gennaio 2021.
Sino alla permanenza dell’efficacia del DPCM 3 dicembre 2020, che prevede l’applicazione di misure più restrittive solo qualora il Ministro della salute abbia accertato la sussistenza in un certo ambito territoriale regionale di uno “scenario di tipo 4” e di un livello di rischio “alto”, la Regione non ha titolarità per imporre misure più restrittive in assenza di tale scenario 4.
Dunque l’efficacia della sospensione della DaD ha validità solo fino al 15 gennaio 2021, come spieghiamo in un precedente articolo.
Il dubbio che nasce, e al quale abbiamo fatto riferimento all’inizio, è: date queste motivazioni (mancanza di titolarità della regione a inasprire una misura del Governo in assenza di uno scenario 4), nessuna Regione avrebbe avuto diritto a inasprire le misure del Governo e a prorogare la DaD in assenza di uno scenario 4. Si evidenzia dunque l’ennesima sfasatura che caratterizza il mondo della scuola di questi tempi e che potrebbe indurre altre famiglie, in altre regioni, a fare le stesse scelte basando i ricorsi sulle stesse ragioni dei ricorrenti lombardi.
Ma va ricordato che una eventuale sospensiva del Tar ha validità solo per il caso specifico, in relazione a quel preciso ricorso, e non è estendibile in automatico a tutto il Paese.
La Regione del Governatore Fontana, che aveva prorogato con ordinanza n. 676 dell’8 gennaio 2021, la didattica a distanza almeno fino al 25 gennaio, come da indicazione nell’articolo con tutte le date dei rientri scuola regione per regione, si riserva di contrattaccare presentando, a sua volta, un reclamo.
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